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Delle tante scelte che una persona può fare nella vita c’è anche quella se ascoltare o meno Daniele Brusaschetto e la sua musica. Non si tratta di un artista poco ostico, a un primo approccio sembra abbastanza facile rinunciarci e cancellare quelle note elettroniche mischiate a suoni acustici dalla memoria.
Se invece si sfidano i suoi dischi si può entrare nell’affascinante universo sonoro di questo particolare cantautore. La sua musica si basa su composizioni melodicamente perfette che vengono condite però da esperimenti elettronici non certo semplici ma sicuramente interessanti e coinvolgenti; questo ‘Mezza Luna Piena’ non è certo da meno, e pur non essendo un ascolto da affrontare con distrazione sa regalare le sue belle emozioni.
Brusaschetto è un cantautore, uno di quelli di cui sono alla continua ricerca, capaci di imparare fin troppo bene le lezioni dei vecchi maestri italiani e di metterla al servizio di qualcosa di nuovo, di coraggioso. La sua è una continua sfida all’ascoltatore che, almeno nel mio caso, viene vinta dall’artista grazie alla bellezza dei testi unita alle scelte musicali sempre affascinanti, tanto che riescono a conquistarmi completamente anche i brani strumentali.
‘Mezza Luna Piena’ è un disco che richiede il suo tempo, che necessita di un ascolto approfondito, una riscoperta del pop e del cantautorato attraverso una musica che mette alla prova l’ascoltatore con sciabolate elettroniche totalmente imprevedibili nei loro complessi intrecci. Se si supera questa iniziale difficoltà si può scoprire un artista fenomenale, uno di quelli che riesce a farti entrare la sua musica sotto la pelle, nelle ossa, ed è veramente una piacevole sensazione.
