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Di tutte le incarnazioni di Jimmy Tamborello, Dntel è stata quella che secondo me ha raccolto i risultati migliori, senza nulla togliere alla bellezza delle altre cose (in particolare coi Postal service), ‘Life Is Full Of Possibilities’ è un disco che non solo ho ascoltato tantissimo e avidamente, ma continuo ad ascoltarlo volentieri. Risulta quindi facile immaginare quanto fossi in fremente attesa di ascoltare l’evoluzione di quel disco ruvido, metropolitano, essenziale tenebrosamente affascinante.
Invece al primo ascolto di ‘Dumb Luck’ il mio naso si è storto, le mie sopracciglia si sono inarcate quasi con disgusto: si tratta ne più ne meno di un album di SOLARE pop elettronico.
Che bisogno aveva Tamborello di dire ancora la sua su questo genere? Perché portarci anche Dntel, il suo progetto più particolare? Era proprio necessario farne un disco di ospitate (non nomi da poco, dai Lali Puna a Conor Oberst dei Bright Eyes, per citare due tra i nomi che collaborano a tutte le canzoni)?
Passati svariati ascolti posso dire che queste domande le trovo ormai totalmente prive di senso. Sarà pop elettronico, ma ‘Dumb Luck’ è praticamente PERFETTO: delizioso nei suoni, grandioso nelle melodie delle canzoni, affascinante, piacevole e scorrevole. Dntel diventa ricettacolo e matrice di tutte le vecchie esperienze di Tamborello, compresi quei suoi tipici bagliori ruvidi e ritmiche che a volte diventano gradevolmente asfissianti. Ci si trova a non considerare più il nome in copertina o l’ospite del brano, ci si limita ad ascoltare queste nove splendide canzoni e, fatemelo ammettere, è veramente un piacere.