Blue Cheer – Vincebus Eruptum

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I Blue Cheer sono una formazione di hard rock proveniente da San Francisco. Nati sulla spinta del movimento psichedelico, si contraddistinguono subito dalla massa proponendo un hard rock di matrice blues molto duro e selvaggio grazie all’abbondante uso di feedback portati all’estremo e dalla voce aggressiva di Peterson. La band è formata da Dick Peterson (voce e basso), Leigh Stephens (chitarra) e da Paul Whaley (batteria). Vincebus Eruptum è il loro disco d’esordio e all’epoca della sua uscita provocò un vero terremoto: in un clima dominato dalle atmosfere psichedeliche, i nostri irrompono con una musica che all’epoca era considerata al limite del umorismo, suonata a volume pazzesco tanto che si narra che durante un loro concerto di inizio carriera un malcapitato cane che passava vicino ad una delle casse rimase stordito! Naturalmente si tratta di una sorta di leggenda metropolitana, ma fa ben capire quanto violenta fosse la musica della band. Le 6 tracce che compongono questo album sono,forse, quanto di più forte e duro gli anni ’60 abbiano proposto in termini di hard rock. Il lavoro si apre con una esplosiva versione del classico di Eddie Cochran “Summertime Blues” distorta e stravolta all’inverosimile; si percepisce l’influenza dei Cream e della Experience ma i Blue Cheer osano ancora di più, portando il blues su territori di durezza mai esplorati fino ad allora. La successiva “Rock Me Baby” è un classico di BB King rivisto in chiave hard psichedelica, con la solita chitarra super distorta e il cantato di Peterson che passa da una interpretazione alla Jim Morrison prima maniera ad urla selvagge prima di lasciare spazio ad un acidissimo assolo di chitarra. “Doctor Please” si spinge ancora oltre con il feedback che sovrasta tutto e Peterson sempre più indiavolato mentre “Out Of Focus” è il secondo grande manifesto della band: ancora distorsioni a palla e un andamento tra lo psichedelico e l’hard con continui cambi di tempo a sorreggere l’indemoniato cantante. L’assolo di chitarra nella parte centrale è un qualcosa che fino ad allora nessuno aveva mai provato a fare tanto è dissonante e tirato. Il feedback regna sovrano nella successiva “Parchment Farm”. Il brano si apre con il solito distortissimo assolo di chitarra sorretto dalla martellante sezione ritmica: Poi la canzone prende quota, Peterson inizia a sputare fuoco e fiamme nel microfono, la chitarra parte direttamente per la tangente e la song va verso lidi infernali. Il disco viene chiuso dal punk embrionico di “Second Time Around” che inizia veloce e poi si perde tra feedback continui e atmosfere lisergiche esaltate dal lungo assolo di batteria.
I Blue Cheer sono stati tra i capostipite di un suono nuovo, quello che porterà alla nascita del heavy metal e dei suoi surrogati. Vincebus Eruptum resta il loro capolavoro e un disco fondamentale per capire l’evoluzione della musica rock.