Mayall, John – 70th Birthday Concert

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Jonn Mayall compie 70 anni e decide di festeggiare l’evento con un memorabile concerto a Liverpool. Penso sia inutile ribadire per l’ennesima volta l’importanza capitale che il “leone inglese” ha avuto per l’evoluzione e la distribuzione del blues nel nostro continente, ma non solo i musicisti blues hanno attinto da “lui”; John ha influenzato bene o male tutta la musica rock inglese sin dall’inizio degli anni 60. Band come Fleetwood Mac, Cream ma anche i Traffic e gli stessi Stones gli devono molto. L’elenco dei musicisti usciti da quella vera e propria università del blues che sono stati, e sono tutt’ora, i Bluesbreakers è impressionante. Bene, per festeggiare questo suo speciale compleanno, che tra l’altro coincide con il suo quarantesimo anno di attività musicale, John ha deciso di richiamare a sè 2 dei suoi allievi più amati: Eric Clapton e Mick Taylor. I due si uniscono agli attuali Bluesbreakers Buddy Whittington (chitarra), Joe Yuele (batteria) e Tom Canning (basso). E’ inoltre presente in veste di ospite il trombettista jazz Chris Barber. John come sempre si divide tra tastiere, armonica e chitarra. Chi di voi ha avuto la fortuna e il piacere di assistere ad un concerto di John Mayall saprà bene quanto grande sia la sua carica live e come egli ami improvvisare. In questo doppio cd (della durata totale di circa due ore e mezza!) il grande bluesman britannico ripercorre i suoi 40 anni di carriera eseguendo quasi tutti i suoi maggiori successi, con l’aggiunta di una manciata di grandi cover dei maestri americani cui si è sempre ispirato. Tuttavia, la cosa forse più importante è che finalmente dopo tanti anni Eric Clapton offre una prestazione degna del leggendario “Bluesbreakers with Eric Clapton” quando la sua chitarra incantava il mondo. Sotto la guida attenta del maestro, Eric regala una “Have Your Head” e una “Hideway” davvero spettacolari. In particolare la prima, grazie anche all’apporto di Barber, risulta essere uno dei pezzi migliori di tutto il disco, una grande jam tra blues e jazz. Inoltre “mano lenta” canta in “Hoochie Coochie Man” in modo finalmente convinto ed appassionato supportato dalla grande armonica di Mayall. Grande anche la sua prova in “No Big Hurry” con solo il piano e la voce a supporto, quasi a voler ricordare i vecchi tempi in cui i due passavano i pomeriggi a jamamre sui vecchi dischi blues a casa di Mayall. Mick Taylor comunque non è certo da meno offrendo grandi prove in particolare in “Oh Pretty Woman” (di Albert King)e nella grandiosa “Blues for The Lost Days” da molti anni uno dei grandi cavalli di battaglia di John in sede live. Bellissima anche “California” uno dei brani cardine di “Turning Point” l’album forse più famoso e importante di Mayall. Il disco si chiude con tutti gli ospiti sul palco per una infuocata “Talk to Your Daughter” con le 3 chitarre che regalano assoli mozzafiato, mentre il leader si scatena al piano. In conclusione, questo “70th Birthday Concert” risulta essere uno splendido disco dal vivo, un modo ottimo per avvicinarsi alla musica di questo fondamentale artista o semplicemente per trascorrere due ore e mezza ascoltando grandissima musica. Buon compleanno grande John!