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Casey Chaos (Amen), Samoth (Zyklon), Faust (ex-Emperor), Cosmocrator (MindGrinder) e Happy Tom (Turbonegro) agli occhi di chi scrive sono una formazione da cui sarebbe lecito aspettarsi l’apertura dei sette sigilli dell’Apocalisse. Invece Gospel For The Sick raffredda i bollenti spiriti; certo non si può dire che il disco non abbia grinta e cattiveria da vendere, anzi a dirla tutta ci si trova davanti ad un punk, quando non si parla addirittura di crust, che spesso rivolge gli occhi verso orizzonti metal, soprattutto black, e che non disdegna geniali aperture melodiche come “Protest Life” e “Throw Up On You”, anche se poi al gruppo piace definirsi con un anacronistico “deatpunkscumfuck”, ma qualcosa ogni volta non torna.
Già, perchè gli Scum sono un esplosivo agglomerato di Motorhead, Stooges e Sex Pistols con una furia punk devastante che a suo modo non manca mai di essere ironica. Praticamente, se non ve ne foste accorti, stiamo parlando dei Turbonegro con l’aggiunta della doppia cassa e, quando va bene, un riff alla Slayer, né più né meno. Apprezziamo in ogni caso lo sforzo, poiché effettivamente il disco fa la sua porca figura.. così come i Turbonegro pre-1998 ed altri milioni di gruppetti che però non possono permettersi di avere Faust dietro le pelli.