Amari – Gamera

Acquista: Data di Uscita: Etichetta: Sito: Voto:

Al di là dell’hip hop canonico esiste altro. Sì, non è solo questione di collane, belle ragazze nere, ma una maniera di approcciarsi alla composizione di strutture musicale e poetiche, soprattutto un cambio di visuale che porta le liriche dalle parti di un intimismo casalingo ignaro a tanta musica nera e non. Soprattutto la questione è che qui dentro c’è del pop, è delizioso e non è un affronto imperdonabile alla musica da lavare col sangue. Al terzo lavoro passato completamente inosservato al grande pubblico (nonché a molti addetti ai lavori) s’incontrano i Casino Royale coi cLOUDDEAD, mentre gli Antipop Consortium flirtano con le melodia giocattolosa e sbarazzina: un mostro, una creatura strana che cammina con passi sbilenchi e sguardo circospetto. Si divertono da matti loro, e te lo sbattono in faccia (dobbiamo scrivere buone canzoni per serial killer”); non mancano di riflettere sulle difficoltà di comunicazione (“lettere da sparo, parole come bossoli vuoti si riempiono di ranconre”; e vi rimarrà in testa per molto tempo) e devastano tutto con una sottospecie di italofunk tamarro, strani loop che si ripetono in musiche e testi (“cinque parole che si ripetono”). Finalmente, diciamo noi. Anche in Italia si muove qualcosa. Unica pecca forse, ma passabile, la durata del disco e dei pezzi: sono abbastanza corti. Ma questo non pregiudica certo la qualità della loro proposta.