Orcas – Orcas

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Orcas, ovvero l’unione fa la bellezza.

Questo duo inizia a vedere la luce circa tre anni fa, quando Thomas Meluch già attivo con lo pseudonimo Benoît Pioulard, e Rafael Anton Irisarri, membro (praticamente unico) dei Sight Below, si incontrano casualmente in un festival in quel di Seattle e, scoperti i relativi alter ego musicali, decidono di tentare una collaborazione artistica. Grazie a questa scoprono anche affinità personali che devono aver influito sulla qualità del disco, che è davvero un piccolo capolavoro.

Quello che convince è l’ottima fusione delle attitudini musicali dei due componenti: il post-rock/shoegaze di Irisarri, per sua stessa ammissione devoto fan di My Bloody Valentine, Cocteau Twins e Labradford, e il minimalismo tra il folktronico e il classico di Meluch/Pioulard, appassionato ascoltatore sia di pianisti classici, come Chopin, che contemporanei, come il suo conterraneo Harold Budd.

È un disco minimalista questo, in cui la leggiadria la fa da padrone e  la cura estetica  rasenta la perfezione. Ogni brano si muove in spazi senza tempo, si dilata man mano, accarezza le corde dell’anima con soavi quanto semplici melodie pianistiche, con l’ausilio della chitarra acustica e della voce sussurrata di Thomas Meluch, quasi un fiato di vento di una terra immaginifica, inesplorata. Dietro le quinte, ma spesso anche davanti quando gli strumenti analogici vengono messi da parte, ci pensa Irisarri a rendere il tutto più corposo con loop ed effetti sonori rubati al Badalamenti  meno cupo e ansiogeno e ai Sigur Rós degli esordi, più qualche raro beat al rallentatore, colorando con tenui pennellate degne di Monet paesaggi di un universo spirituale e immoto.

Questa creazione è l’ideale colonna sonora di un film in cui tutte le brutture estetiche e le ansie esistenziali magicamente spariscono, in cui la frenesia che domina le giornate di questa strana epoca come d’incanto viene cancellata dalla faccia della Terra, e la pace interiore finalmente non è più solo un concetto da slogan pubblicitario. E allora fatevi una coccola: ascoltate questa bellissima illusione degli Orcas.