G.O.O.D. Music – Cruel Summer

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Se a qualcuno non fosse chiara l’accezione con cui si usa il termine “hater” in ambito hip-hop, durante l’ascolto di “Cruel Summer” diverrà tutto più chiaro. Difficilissima è infatti l’impresa di non provare una certa antipatia per il roster di Kanye West dopo questa release, quasi un’ora ininterrotta di autocelebrazione, con testi che se non fossero in musica li si potrebbe prendere per dichiarazioni dei redditi. Fortunatamente, invece, la musica c’è eccome, i beats sono tutti caratterizzati da una cura per i dettagli quasi maniacale e suonano un paio d’anni più freschi rispetto al resto della scena mainstream: cosa abbastanza comprensibile guardando i credits e notando che ogni traccia ha in media tre co-produttori, tutti nomi di spicco o enfants terribles dal curriculum di tutto rispetto (il sospetto è che Kanye li abbia rapiti e rinchiusi tutti assieme in uno studio finché non avessero prodotto un album intero).

Anche il flow c’è e si sente, i contenuti vengono evitati come sneaker tarocche dai rapper di casa West ma l’interpretazione è impeccabile, le rime rimangono in testa e i ritornelli complementano adeguatamente le strofe, senza appesantire le tracce e senza dissimularne lo spirito.

Alla G.O.O.D. Music sanno benissimo come compiacere il pubblico e il loro pregio maggiore è quello di farlo senza abbandonarsi alle solite formule già comprovate. Saranno baldanzosi e arroganti, ma lasciarsi trasportare dal loro spirito goliardico è facile e, a pensarci bene, è meglio godersi un po’ di “BUONA” musica spensierata che stare dalla parte di quei rosiconi degli haters.