Archive – Restriction

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Una “famiglia allargata” e in perenne espansione quella degli Archive. Un collettivo che vive di metamorfosi e contaminazioni e che, dopo l’eccellente progetto audiovisivo “Axiom“,giunge alle soglie del suo decimo album con Restriction. Oltre ai due fondatori Darius Keeler (testi, sintetizzatore, piano, programming, arrangiamenti) e Danny Griffiths (testi, sintetizzatore, campionamenti, programming, arrangiamenti), si aggiungono altri dieci membri (Pollard Berrier – testi, voce, chitarra, programming, arrangiamenti, Dave Pen – testi, voce, chitarra, Maria Q – voce, Holly Martin – voce, Steve Harris – chitarra, cori, Jonathan Noyce – basso, Steve “The Menace” Davis – basso, Steve “Smiley” Barnard – batteria, Mickey Hurcombe – chitarra e Tom Brazelle – armonica), mentre il sound vive di continui e repentini cambi ritmici tra deviazioni di synth, battiti minimali, dinamiche scorribande elettroniche, folgoranti imprese sonore e sensibili passeggiate pianistiche. Il tutto incastonato in una miriade di colori ed echi vocali.

Tra luci e ombre, emergono l’energia e la fragilità di armonie e controtempi disseminati nel disco. L’album spazia (e spiazza all’ascolto) dalla frenetica ‘Feel It’,  alle esplosioni sinistre del trio: Kid Corner, Ride In Squares e Crushed, fino a raggiungere ben più ampie e delicate distese sonore (Third Quarter Storm, Half Built Houses).

Una prova in cui si alternano nebbie diradate ed albe lucenti, dove poter saggiare la profondità che muove all’unisono le variegate personalità del collettivo, attraverso l’atmosfera avvolgente e cinematica degli strumenti. Forse non “Il” disco degli Archive, se si vuole forzatamente volgere lo sguardo al passato del gruppo, ma sicuramente un disco attento, ben fatto e multiforme; capace di aprire un varco verso umori chiaroscurali in continuo mutamento. L’essenziale è invisibile agli occhi e alle orecchie.
[schema type=”review” name=”Archive – Restriction” author=”Ida Stamile” user_review=”3″ min_review=”1″ max_review=”5″ ]