WARSAW, New York, London, Milan and Berlin too.
Questo, riassumendo, è il percorso del disco d’esordio dei milanesi THE GLUTS, prodotto proprio a Londra da James Aparicio (Liars, Spiritualized, The Telescopes e molti altri). Un disco dichiaratamente DIY che contiene tutta la rabbia e l’attitudine punk che la band ha portato sui palchi che da marzo ad oggi l’hanno vista tra gli altri a festival quali MI AMI ed A Night Like This.
La prima stampa in vinile, autoprodotta dalla band è andata presto sold-out. È così che NASONI RECORDS, etichetta di Berlino che ha prodotto band del calibro di Vibravoid ed Electric Moon, ha deciso di ristampare WARSAW in 300 copie colorate. Per l’occasione la band ha deciso di rivisitare l’artwork, optando per un total white in forte contrasto con il fluo-pink del vinile. Testi e foto arricchiscono quello che è un album assolutamente da collezionare. Per gli amanti di The Jesus and Mary Chain e A Place To Bury Strangers.
WARSAW è stato scritto, suonato e prodotto dai THE GLUTS, registrato tra Milano e Domodossola, mixato a Londra da James Aparicio e masterizzato al New Mastering Studio di Milano da Maurizio Giannotti. La copertina è opera di Federico Di Rosa.
Il basso dark, marchio di fabbrica della band, che traina con ritmo incalzante ogni canzone, insieme a chitarre aperte e potenti e a una batteria dinamica e molto riverberata, accompagna una voce wave a volte malinconica, altre arrabbiata e nervosa, capace anche di una dolcezza estrema. È un disco diretto ma anche riflessivo. Il suono ricercato supporta testi impegnati e che fanno riflettere, come “Rag Doll”, che tratta della violenza sulle donne, oppure “Vietnam”, che vuole raccontare la guerra vista attraverso gli occhi di un’adolescente vittima di abuso per mano di sedicenti salvatori.
Il titolo è nato un po’ per gioco, ma dietro questo nome e questa città si può trovare molto dei THE GLUTS.
È stata una città simbolo a metà tra la vecchia e la nuova Europa, una città comunista che ha sempre strizzato l’occhio all’occidente, e questo dualismo culturale intrinseco è in parte presente nel disco. Alcuni dei testi poi sono stati scritti proprio a Varsavia, senza dimenticare che così si chiamavano inizialmente i Joy Division, ai quali sicuramente la band deve molto.
TRACKLIST
SIDE A:
Rag Doll, 6,26 // Please Be Patient With Your Dad, 3,51 // The Thing, 4,21 // IceMan, 4,07 // Bad Man, 3,02
SIDE B:
Don’t Tease Me Please, 2,19 // Enemies, 5,09 // Vietnam, 3,00 // Don’t Believe In Fairy Tales, 6,51
BIO
Il progetto The Gluts nasce nella provincia milanese alla fine del 2010. Il primo EP si chiama “It’s 5 minutes After the Hour“; 5 tracce, registrate in presa diretta ad aprile 2011 presso il Brace Produzioni. Sempre nel 2011 i The Gluts rientrano in studio per registrare due tracce inedite: “Airplane” e “Early November”.
A settembre 2011, con l’arrivo di Claudia Cesana (ex Cocos), il sound si avvicina definitivamente al rock psichedelico e lo shoegaze, con accenni stoner, ma senza mai dimenticare l’approccio fondamentalmente Punk. Ad aprile 2013 i The Gluts registrano, nello studio dei domesi Piatcions, il loro primo singolo “Tears of Ink”, con relativo videoclip. Il brano, prodotto in edizione limitata – 250 copie numerate a mano, in vinile 7”, per Punchcake Production – è stato mixato a Londra da James Aparicio (Liars, Spiritualized, Telescopes e Piatcions) e masterizzato all’Optimum Studio di Bristol (Flaming Lips tra gli altri). Esce il 10 marzo 2014 Warsaw, il loro primo disco, che portano in tour per tutto l’anno passando anche da festival come il MI AMI e A Night Like This. Il disco viene ripubblicato in vinile (300 copie) dall’etichetta tedesca Nasoni Records (Vibravoid, Electric Moon, ecc..) a gennaio 2015.
I THE GLUTS SONO: Nicolò Campana (voce), Marco Campana (chitarra), Claudia Cesana (basso)