Arriverà il 20 novembre ‘Place‘, l’album di debutto dei Nothing For Breakfast, tra le prossime band ad emergere dalla scena indie rock italiana.
Samuele Cangi (chitarra, synth), Jonathan Shackleford (voce, chitarra), Francesco Cangi (basso, synth) e Marco Calì (batteria) formano i NFB nel 2013 a Firenze, condividendo la passione per il rock, dai Fab Four in giù:
“Dopo l’esperienza decennale con la mia band precedente (Passogigante, ndr), ho ripreso in mano la chitarra, come ai vecchi tempi, quand’ero un ragazzino e volevo risuonare ‘Dear Prudence’, ‘Happiness Is A Warm Gun’, ‘Norwegian Wood‘”, dichiara Samuele Cangi.
Anticipato dal singolo ‘Castles Fall‘, disponibile in digitale dal 6 novembre, ‘Place‘ contiene dodici brani inediti, composti da Samuele Cangi e Jonathan Shackleford, ed è prodotto da Marco Olivi (Ghemon, Ex-Otago, Selton):
‘La grande conoscenza musicale, unita a creatività e passione, permette ai Nothing For Breakfast di esprimersi con idee e soluzioni tra le più diverse: ritmche elettroniche alternate a parti suonate, synth che si intrecciano con chitarre eletteriche e accurate armonie vocali sono solo alcuni degli ingredienti utilizzati a supporto di canzoni solide e interpetate con grande personalità.‘
In ‘Place‘ è evidente anche l’amore smisurato per il rock dei ’90, specialmente per il sound di Dave Fridmann dei Mercury Rev (e deus ex-machina di alcuni dischi dei Flaming Lips, Tame Impala e MGMT), così come per alcune produzioni degli Strokes, Kings Of Leon e Beck.
Per il video del singolo, i Nothing For Breakfast si sono affidati al regista Ivo Krankowski, nato negli States e cresciuto tra la Polonia e l’Italia. Sulle tracce della celebre foto di The Sea Concert (The Panoramic Sea Happening), scattata dall’artista dell’avanguardia polacca Tadeusz Kantor nell’agosto del ’67 a Lazy, un villaggio a nord di Cracovia, Krankowski è riuscito nell’impresa di creare un’estetica ‘atemporale’ tra musica e immagini, dando vita ad un’ipotetica ambientazione del set di Kantor, subito prima del suo scatto. Un set immaginario e a tratti neorealista, con svariati personaggi che condividono i ricordi di una vita con il direttore d’orchestra.
L’artwork dell’album invece è opera di LEONARDOWORX, che attraverso l’uso di sensori di movimento collegati alla mano, ruotando tutto intorno alla sfera centrale, ha realizzato uno strepitoso lavoro concettuale: il “non-colore” del bianco simboleggia il “NOTHING” (dal nome della band) e si sviluppa attraverso evoluzioni di forma fino ad insinuarsi nella sfera che rappresenta il “PLACE” (titolo dell’album), dove tutto accade.
TRACKLIST:
01 Desert Sun
02 Breakdown
03 Radio Nights
04 Castles Fall
05 Surrounded
06 Whatever
07 Suicide
08 Little Kings
09 Until They’re Done
10 Peaceful Corner
11 Tempt The Free Man
12 Kingdom (digital bonus track only)