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15/04/2106 | Because Music | theliminanas.com | ![]() |
Dopo il successo riscosso dal terzo full-length “Costa Bianca“, la band francese ci riprova. Nel frattempo sono passati tre anni, tempo dedicato al recupero e alla ristampa di tutto quel materiale sommerso o irreperibile dalla crescente schiera di nuovi fan.
Per il nuovo lavoro si affidano all’etichetta parigina Because Music, dopo anni passati ad incidere oltreoceano – Trouble In Mind e hoZac Records. Del resto i The Limiñanas non hanno mai cercato di suonare come un gruppo americano, anzi. Il duo non ama la linearità d’incisione, piuttosto potremmo assegnare all’imperfezione stessa delle trame sonore proposte, un valore aggiunto. Se pensate però di potervi permettere di definirli “Vintage” o addirittura “Yéyé” vi sbagliate – e potreste anche rischiare di prenderle. Certo, fanno tutto da soli rimanendo adiacenti ad un certo bricolage sonoro, artigianato potremmo dire, ma lo fanno pur sempre da soli, avvalendosi di un Mac ed una scheda Audio.
Il nuovo Malamore rispetto al suo predecessore rappresenta un ritorno al passato. Sono qui lontani i ricordi d’infanzia e le atmosfere riconducibili alla Spagna dei Seventies. Meno luce ma più chitarre: a ricordarcelo ci pensano le dinamiche à la Velvet Underground della bellissima “The Dead Are Walking“. Più sporcizia sonora dunque, ma anche più Psichedelia revivalista – “Prisunic“. Crudissima anche la traccia omonima, quasi un sabba elettrificato che da una parte ricorda le liturgie sonore degli svedesi Goat e dall’altro le derive lisergiche dei 13th Floor Elevators. – oppure se volete un nome più recente potremmo citare l’esperienza di Lorenzo Woodrose, specie con i suoi Dragontears. Non mancano i paesaggi Morriconiani, e neppure le lunghe e calorose guitar session in lingua madre (francese), piene di riverberi, che lasciano qualche granello di sabbia in bocca.