Acquista: | Data di Uscita: | Etichetta: | Sito: | Voto: (da 1 a 5) |
3 Giugno 2016 | New West Records | corblund.com | ![]() |
Il cantautore canadese produce e pubblica un album che lascia molte certezze e qualche rimpianto. Anzitutto il doveroso omaggio di Corb ai suoi miti: da Dylan, a Johnny Cash, fino agli eterni Rolling Stones – degli anni settanta. Un disco che spazia dal Rock, al Country sfiorando il Rockabilly. Album perfetto per qualche viaggio lungo una highway della West Coast. Forse troppo prolisso.
Per avere un ottimo prodotto discografico non è affatto indispensabile che lo stesso raccolga un numero di tracce, probabilmente eccessivo, come in questo caso. Il rischio è che i picchi di vera qualità risultino troppo diluiti in così tanti episodi. Un album che però va premiato per il suo approccio consequenziale, quasi fossimo al cospetto della lettura di un libro; seguendo la tradizione di quei vecchissimi album che raccontano storie di personaggi e di luoghi attraversati da collegamenti trasognanti e immensi.
Tutto affascinante a patto che ci si voglia immergere in una realtà da cartolina. Oggi quel mondo è rimasto solo nei libri e la stessa America oramai viaggia da una costa all’altra ad una velocità portentosa. Eppure ogni tanto una piccola pausa in compagnia della tradizione può risultare un toccasana. Corb Lund possiede l’impronta dei grandi, e le sue doti di autore, ancora più che da performer sono da tenere ben presenti alla luce della sua coerenza, del suo coraggio. Quale coraggio? Quello di continuare a perseguire la stessa rotta, anche se il resto del mondo musicale sembra avere cambiato velocità.