Morgan Delt – Phase Zero

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Il recente passato di Morgan Delt racconta esperienze entusiasmanti. Dopo l’uscita del suo primo lavoro omonimo (2014) – preceduto da una versione demo del 2012, distribuita su cassetta dalla Inflatable Tapes –, il nostro ha visto crescere la schiera dei propri fan grazie alle esibizioni live in compagnia di gente del calibro di Flaming Lips e Tame Impala. Un processo che in meno di un anno l’ha visto approdare alla corte della grandiosa Sub Pop.

Morgan viene da Topanga, poco fuori Los Angeles. Vive in montagna, ma lavora da graphic designer, e come potete immaginare è un solitario. Si racconta come una specie di eremita, chiuso nel suo studio dove lavora e compone. Ama la fantascienza di Philip Dick e le pellicole di David Cronenberg, che spesso fungono da ispirazione per le sue composizioni. Un’estetica popolata da paesaggi inquietanti e fluttuanti aurore boreali. Non è dunque difficile immaginarlo osservare la natura montana mentre sullo stereo girano i Faust o Sun Ra, forse gli Stereolab, sicuramente certo Shoegaze.

Con il nuovo “Phase Zero” ci porta a spasso per quelle montagne, all’imbrunire, con l’intento di cogliere quel lato fatuo ed oscuro che solo la natura boschiva può regalare. Risulta evidente una certa vaporizzazione del suono, qualcosa che tocca la Psichedelia da vicino trasportandola verso una dimensione eterea e talvolta inquietante – “Mssr. Monster”. Fortissimo è l’imprinting di quei Flaming Lips con i quali ha condiviso il palco in tour – “Another Person”. Mentre un certo incedere à la Tame Impala è percepibile in “A Gun Appears”. Non temete si vada a parare nel derivativo e ascoltatelo con piacere, Morgan Delt è un artista che ha scelto la strada della Neo-Psichedelia implementandola con la propria visione.