Intervista a Amari: Un Pop sbagliato…

  • Scrivendo e registrando Gamera avete avuto delle influenze particolari, chessò di dischi, libri, apparizioni di mostrimarini…
  • Pasta: Gamera ha avuto una gestazione particolare, nato come il fratello “cattivo” del precedente Apotheke, era prima una cartella nel nostro hard disk poi il luogo dove rovesciare tutte le idee del periodo: lo volevamo così, surreale, ci sono riferimenti piu diretti alla nostra vita quotidiana (ed è una linea che seguiremo anche nel prossimo disco) mentre musicalmente, boh, ci tenevamo a dare una sensazione frammentaria e “incompleta” a partire dalla scaletta del disco.
  • Iniziamo con la più classica delle domande: chi sono gli amari, da dove vengono e sopratutto: ma che musica fate precisamente?
  • Pasta: Pop sbagliato, probabilmente la definizione che ci identifica meglio. Un calderone dove tutta la musica che ascoltiamo e che ci piace viene rovesciata dentro, in primo piano restano spesso delle melodie forti e a volte “pop” e un metodo compositivo ignorante e Hip Hop, anche quando (spesso) usiamo strumenti veri.
  • E’ cambiato qualcosa nel vostro modo di comporre rispetto ad Apotheke e ai dischi precedenti?
  • Dariella: Diciamo che abbiamo preso più dimestichezza con gli strumenti e le macchine…siamo più padroni del processo creativo che porta alla creazione di un pezzo e questo influisce anche sull’esigenza di rendere più organiche le strutture delle canzoni. C’è stata la necessità di recuperare quel suono “farraginoso” e sbilenco che caratterizzava I nostri esordi (corporali) ma con una consapevolezza che al tempo probabilmente mancava.
  • Che struttura ha un vostro live? Usate degli strumenti particolari?
  • Pasta: il live attuale è l’ennesima evoluzione del gruppo, siamo in 6 rispetto ai 4 dei dischi, MarcoPiano e Carletto suonano la chitarra e il sinth e la batteria, ci danno una mano a riprodurre l’irriproducibile dei dischi e soprattutto aggiungono molto del loro, ragion per cui il disco nuovo li vedrà come parte attiva. Attualmente sul palco abbiamo due chitarre e un basso, un sintetizzatore, un laptop usato come campionatore, i giradischi, la batteria e naturalmente le due voci. Come contorno, una tastiera Casio che non può mai mancare, e altri aggeggi che cambiano di concerto in concerto.. chissà.
  • Ci sono dei personaggi che trovate particolarmente interessanti e con cui vi piacerebbe collaborare?
  • Dariella: Beh, in Italia ultimamente sembra esserci stato un ricambio estetico e generazionale rispetto alla scena “indie” degli anni 90, diciamo che forse il suono di oggi è più “internazionale” ma anche più referenziale nei confronti di modelli esteri…questa inutile premessa serve a contestualizzare la nostra posizione nei confronti delle realtà italiche, diciamo che se si tratta di collaborare con altri artisti nella forma di rmx ecc. beh allora siamo pronti a lavorare anche con Bobby Solo…reinterpretare la musica altrui è un’esperienza esaltante e più la canzone su cui lavorare si allontana dai nostri gusti e dalle nostre consuetudini e più diventa allettante la sfida…Se parliamo invece di collaborazioni effettive, non vediamo l’ora di sentire il nuovo di Popoulous (morr music) con cui regolarmente ci scambiamo file audio via mail…ne vedremo delle belle! Oppure siamo particolarmente soddisfatti del nostro pasticcio ai danni dell’ultimo singolo dei Julies Haircut (Amarmelade contenuto nell’ep “Marmelade” ndCate) .. Suonando in giro abbiamo scoperto con piacere che nel Genovese ad esempio c’è una scena musicale molto attiva e vivace! Stimiamo la musica di gruppi come gli Ex-Otago o gli En Roco e non escludiamo la possibilità di collaborarci un giorno, chissà! Per quanto riguarda l’estero invece c’è una fila di artisti senza fine…forse la priorità sarebbe nei confronti dei Boards of Canada, formazione che seguiamo da anni neanche fossimo dei fan di Vasco!..immagina l’invidia che abbiam provato quando abbiam sentito l’ultimo disco dei Clouddead…
  • Domanda di rito: quali sono i vostri ascolti di questo periodo?
  • Dariella: La cosa che più ci eccita in questo momento sono sicuramente i “!!!”… sono bestiali, l’ultimo disco suona in una maniera unica e sentirli dal vivo è stato come assistere ad uno spettacolo degli Harlem Globe Trotters! Non male anche l’esordio dei Tv On The Radio, torbidi e fangosi…anche un pò “farraginosi” potremmo dire! Ah, poi c’è Donna Summer e Giorgio Moroder…che coppia!…e che musica meravigliosa han prodotto! puah, polvere di stelle…stesso discorso vale per N.E.R.D. ed il “gatto d’appartamento” Felix che con “Devin Dazzle & Neon Fever” ha chiuso definitivamente il capitolo Electroclash…