Intervista ai Fabryka: Il nostro modo di essere “pop”

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I Fabryka, insieme ai Mamavegas, saranno la colonna sonora della prossima edizione di Radical Pop (questo giovedì 23 gennaio) al Circolo degli Artisti di Roma. Manifestazione a cui siamo particolarmente legati e che abbiamo già seguito con il live di Cosmo lo scorso Dicembre e continueremo a seguire.
Abbiamo scambiato due battute con il gruppo pugliese dopo l’uscita del loro primo album “Echo”, ecco cosa ci hanno risposto

Partiamo da Echo: a noi da un senso di dolce malinconia e sogno, voi invece che emozioni vorreste suscitare nell’ascoltatore con questo disco?Ogni traccia ha sicuramente una sua anima ben precisa. Puzzle con la sua quiete irruenza per esempio è diametralmente opposta a brani come glances che hanno quella carica emotiva tale da smuoverti ovunque ti trovi. Forse è proprio il trasmettere una moltitudine di emozioni quello che abbiamo cercato di fare con Echo.

Come potete descrivere il processo di composizione di Echo?
Quest’album è nato da una costola di 5 Days e rappresenta probabilmente per noi il culmine di un  percorso iniziato 2 anni fa.
Per questo è stata naturale la nascita di quest’album, lasciare che ogni parte armonica si intrecciasse con i testi dandoci la libertà di poter sperimentare senza preoccuparci troppo del risultato.

Cosa differenzia Echo dalle uscite precedenti dei Fabryka?
Probabilmente  la coscienza che ha contraddistinto il processo creativo. La naturalezza con la quale sono nati i pezzi e il modo in cui si sono legati tra di loro è forse ciò che ha reso quest’album vivo

Come è nata la collaborazione con Tommaso dei Perturbazione, Max dei Subsonica e con gli  I Used To Be A Sparrow?
Con Tommaso ci siamo conosciuti nell’ambito di un workshop musicale che vedeva lui in veste di nostro tutor . Con Max Casacci l’incontro è avvenuto durante la nostra partecipazione al concerto del primo Maggio a Roma nel 2012. Dopo la nostra esibizione venimmo informati dei suoi complimenti e volemmo conoscerlo.

Di li a breve sia Max che Tommaso  vennero a vedere un nostro concerto in un club di Torino e in modo molto naturale nacque l’idea di realizzare qualcosa insieme per l’album Echo su cui avevamo incominciato a lavorare.

Con gli I Used to be a sparrow ci siamo conosciuti in occasione del Neapolis Festival. Siamo rimasti folgorati dalla potenza di questo gruppo. Abbiamo dunque inviato il brano “Glances” e ci è ritornato con delle splendide sovraincisioni di voce e chitarra.

 

A Roma suonerete nella rassegna Radical Pop al Circolo degli Artisti il prossimo 23 Gennaio. Per voi cosa è Pop ?
Pop per noi è tutto ciò che ha la voglia e la forza di comunicare, trasmettere a tante persone, idee, emozioni , energia e riesce a farlo in maniera piuttosto diretta e immediata, senza troppe sovrastrutture ma senza rinunciare mai al gusto della ricerca di contenuti e soluzioni formali.

Se dovesse nominare un solo gruppo italiano, di qualsiasi era, a cui vorreste essere paragonati, chi sarebbe?
In realtà i paragoni non ci esaltano particolarmente. In italia è veramente difficile trovare qualcosa di simile, lasciamo questo gioco a chi ascolterà il nostro disco!