Museum Of Love
Ora si comincia ad averne abbastanza di certe uscite DFA di basso profilo. Per la prima volta sembra che James Murphy abbia le idee poco chiare su dove voglia indirizzare la sua etichetta. Questa volta abbiamo Dennis McNany (già attivo con The Juan Maclean) e Pat Mahoney (il batterista barbuto degli LCD Soundsystem), ora insieme nel nuovo progetto MOL. Down South è il primo vero assaggio e ci sembra buono. Basta che la cosa non si esaurisca in un un’apericena del cazzo.
Guarda: MUSEUM OF LOVE – DOWN SOUTH
Guarda: MUSEUM OF LOVE – MONOTRONIC
Guarda: MUSEUM OF LOVE – TRAILER
Escapists
Fanno canzoni articolate che evidenziano le loro solide basi in materia di riffing. Infatti il suono epico che ostentano affida la parte emozionale più alle chitarre che alla voce. Dicono di riferirsi un po’ a The National e Arcade Fire. Invece ci sembrano più impregnati di quell’ indefinito elemento britannico declinato in altri modi da Foals e Bombay Bicycle Club e condiviso con certi gruppi di Birmingham. Sì, quella scena cittadina che l’anno scorso sembrava esplodere e poi puuff.
Guarda: ESCAPISTS – BLOOD
Guarda: ESCAPISTS – THIS SCENE
Guarda: ESCAPISTS – BREAKING IT UP
Lydia Ainsworth
Rischia di perdersi nella miriade di virginee cantanti simili (tutte con elevato dosaggio di elettronica e pochi bpm), onestamente valide e che confondono un po’ i radar. Prendi anche semplicemente una Anna Of The North dal mucchio. Però Lydia ha un approccio classicheggiante che le altre non mostrano. Ma non classicheggiante nel senso di London Grammar o Austra. Siamo più tra le foreste di Sherwood di una Loreena McKennit. Può non sembrare affatto un complimento ma scombinando i piani di riferimento lo diventa. Poi, ascoltare Malachite credo tolga ogni ragionevole dubbio.
Guarda: LYDIA AINSWORTH – MALACHITE
Ascolta: LYDIA AINSWORTH – WHITE SHADOWS