Mogwai – Rock Action

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Dopo due album fondamentali per lo sviluppo e la diffusione del post rock, gli scozzesi Mogwai nel 2001 rilasciano questo splendido Rock Action. Sin dal primo ascolto si notano alcuni cambi di direzione:molto del noise sound presente nelle loro precedenti proposte è quasi completamente sparito a favore di melodie più accessibili, strutture più agili che donano ampio respiro all’ intero panorama sonoro, anch’esso aiutato da una produzione e un sound volutamente più caldi rispetto alle tradizionali proposte post rock. Anche l’uso delle voci è più convenzionale e presente che in passato, consentendo all’ascoltatore meno esperto di inadentrarsi nei misteriosi territori post rock senza rimanerne scioccato. Gruff Rhys dei Super furry animals , chiamato nell’occasione ad aiutare Stuart Braithwaite alle vocals, più che cantare sussurra dolci parole sorrette da celate melodie di strings e chitarra , e questa ricerca di melodia è il lato che più mi affascina di questo Rock Action. “Take me somewhere nice” è una delicata passeggiata notturna in ambienti che solo i sogni ci regalano e il suo incedere è caparbio ma sottile.Di notevole effetto risultano essere gli intrecci chitarristici di John Cummings e Dominic Aitchison su “Dial: Revenge”, con suoni volutamente freddi e mai lasciati al caso, nonchè sapientemente sistemati nel mixaggio. L’ ipnotica “You don’t know Jesus” si avventura con successo in territori quasi space rock, mentre i nove minuti di “2 rights make 1 wrong” mettono ancora in evidenza le splendide doti di questi scozzesi di emozionare l’ascoltatore con bizzarre sonorità ad opera del producer Dave Fridmann, mescolate a raffinati arrangiamenti e a melodie mai scontate. L’uso dei patterns ritmico/elettronici sono molto simili a quelli usati dai Tortoise nel loro ottimo “Standards” e questo emerge soprattutto nell’opening track “Sine wave”, mentre ho trovato di notevole spessore il drum work di Martin Bulloch, a suo agio sia su tempi sincopati che su ritmiche più serrate. In conclusione siamo di fronte ad una opera sofisticata che osa un pò di più rispetto al passato, un’opera che esce dai tradizionali canoni post rock per approdare ad un plot sonoro più universale, ma che non mette in discussione il tipico sound del gruppo che qui viene sapientemente mantenuto e aggiornato. In attesa di ascoltare l’imminente nuovo album, questo “Rock Action” può rappresentare un buon punto di partenza per chi ancora non conosce i Mogwai .