Morrison, Van – Moondance

Acquista: Data di Uscita: Etichetta: Sito: Voto:

Ci sono alcuni dischi che hanno una magia particolare, un qualche cosa di unico che li rende insensibili al passare del tempo, sempre attuali e affascinanti. Questo è certamente il caso di Moondance: terzo album dell’allora giovanissimo Van Morrison che seguiva a distanza di soli 2 anni il bellissimo Astral Weeks. Questo è il disco della maturità per lo scorbutico e geniale irlandese, è il compimento del percorso iniziato con il precedente lavoro; un disco di rara bellezza e dalla classe cristallina. Van mischia sapientemente il folk rock di matrice “dylaniana” con il jazz, l’ R&B e il soul creando quel sound che negli anni a venire sarà il suo marchio di fabbrica al pari della sua inconfondibile e straordinaria voce, così nera ed espressiva. Il disco si apre con “And it Stoned Me” una ballata alla Dylan arricchita coi fiati che le danno un tocco soul e la voce di Van assolutamente straordinaria, prima perla di questo album. Troviamo poi la title track, una canzone entrata di diritto nella storia della musica: il flauto che detta il ritmo, l’irresistibile ritornello dal sapore celtico, il piano a creare quel suono jazzato assieme al sax, con la voce calda e intensa che ci guida in un viaggio straordinario tra i vari amori musicali dell’autore. Capolavoro. Ora Morrison ci mostra il lato più romantico della sua voce che la struggente “Crazy Love”, una grande ballad arricchita da un bel coro femminile che le da un tono gospel. Segue un grande classico della discografia di Van Morrison quella “Caravan” che è quasi immancabile nei suoi concerti. Il piano introduce una song dai forti toni r&b a cui si addice bene la voce ora calda e intensa, ora grintosa; i fiati sono sempre in bella evidenza a sancire l’amore per i suoni black. Se non lo si conoscesse si potrebbe tranquillamente pensare di trovarsi di fronte ad un grande soul man di colore invece che ad irlandese tutto d’un pezzo. Ancora ritmi r&b sostenuti in “Come Running” una song fatta apposta per essere suonata dal vivo, qui è il piano a guidare la voce mentre gli immancabili fiati entrano puntuali a sostenere il ritornello. Ecco infine giungere la fantastica “ These Dreams of you”, brano a cavallo tra soul e blues in cui Van si cimenta all’armonica e offre una prova vocale da lasciare senza fiato, anche questa canzone va diritta nell’olimpo della Musica, quella con la m maiuscola. In “Everyone” ritroviamo il flauto accompagnato dal clarinetto che danno un bel gusto retrò ad un brano dotato di un ritornello irresistibile.
In totale 10 canzoni, di cui almeno 5 sono dei capolavori assoluti, di valore enorme, pochi musicisti hanno la sensibilità artistica dimostrata da Van Morrison in questo disco: Lui sa unire generi e influenze differenti mischiandoli sapientemente e ottenendo un sound irresistibile. Se a questo ci aggiungete una delle voci più straordinarie che il rock abbia mai visto ottenete un disco a dir poco impedibile.