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Volete fare il cantautore di mestiere? Se la vostra risposta è si allora prendete questo disco e imparatelo a memoria, studiatene ogni singola nota, ogni parola perché questo album ha cambiato radicalmente il modo di concepire la canzone d’autore e ne rappresenta ancora, a 40 anni di distanza, la vera bibbia. Fino ad allora chi voleva avere successo con la canzone d’autore doveva attenersi a degli stilemi ben precisi, quelli del cosiddetto”Tin pan alley”, le canzoni dovevano parlare d’amore, magari un po’ di sesso, di storie legate alla terra e alla gente che ci viveva; Dovevano avere una certa linea melodica con un ritornello abbastanza orecchiabile. Woody Guthrie era stato l’unico folksinger che aveva tentato di inserire degli argomenti politici e sociali nelle sue canzoni fino a quel momento ma nemmeno lui – che di Dylan è stato l’ispiratore – si era spinto così in la come ha fatto Bob con questo autentico manifesto generazionale. Il tema portante del disco è essenzialmente uno: La fine del mondo con conseguente attacco al potere politico da parte di Bob; per la prima volta un cantautore inserisce nelle sue canzoni dei temi di grande attualità come la guerra e la politica estera in generale, ma anche le ingiustizie sociali e le contraddizioni dell’America anni ’60. Le canzoni sono basate su una metrica e una strumentazione abbastanza semplici e dirette, chitarra armonica voce e poco altro, nonostante ciò le 13 ballate che compongono questo album sono di una bellezza disarmante sia nei testi che nelle melodie. La musica è essenzialmente un folkblues rurale, molto evocativo e diretto. Ma come gia detto la vera forza del disco sta nei testi, prendiamo ad esempio la celeberrima “Blowin’ in the wind” che recita:” quante volte le palle di cannone dovranno volare prima che siano per sempre bandite? La risposta, amico, sta soffiando nel vento” e ancora ” e quante orecchie deve avere un uomo prima che possa ascoltare la gente piangere? Sì, e quante morti ci vorranno perchè egli sappia che troppe persone sono morte?” “quanti anni la gente deve vivere prima che possa essere finalmente libera? Sì, e quante volte un uomo può voltare la testa fingendo di non vedere? La risposta, amico, sta soffiando nel vento”. Come potete facilmente capire un testo così lascia poco spazio all’ interpretazione, è un attacco durissimo contro gli USA e la loro politica internazionale. Ma questo non è l’unico esempio; ancora più cruda e diretta è ad esempio “Masters of War” che recita:” Voi che non avete fatto altro se non costruire per distruggere giocate con il mio mondo come fosse il vostro giocattolo mettete un fucile nella mia mano e vi nascondete al mio sguardo vi voltate e scappate lontano quando volano i proiettili .Come Giuda dei tempi antichi voi mentite e ingannate Una guerra mondiale può essere vinta volete che io creda Ma io vedo attraverso i vostri occhi e vedo attraverso il vostro cervello così come vedo attraverso l’acqua
del mio scarico” ma in questo disco c’è posto anche per il Dylan più poetico che non rinuncia però alla sua dura invettiva, un esempio è “A Hard Rains a- Gonna Fall”, uno dei suoi versi più belli dice:” Cosa hai veduto, figlio mio dagli occhi azzurri ? Cosa hai veduto ragazzo mio caro ?
Ho visto un bimbo appena nato con lupi selvaggi tutti intorno Ho visto una autostrada di diamanti e nessuno che la percorreva, Ho visto un ramo nero e sangue ne scorreva, Ho visto una stanza piena di uomini con martelli insanguinati, Ho visto una scala bianca tutta ricoperta d’acqua, Ho visto diecimila persone parlare con lingue spezzate, Ho visto armi e spade affilate nelle mani di bambini, e una dura, e una dura, e una dura, e una dura e una dura pioggia cadrà”. Questi sono solo alcuni esempi della bellezza assoluta di un disco tutto da ascoltare che incredibilmente a distanza di oltre 40 anni dalla sua pubblicazione è ancora tristemente attuale. Intere generazioni di giovani hanno preso spunto da queste parole per creare i grandi movimenti pacifisti degli anni ’60, centinaia di musicisti hanno imparato da questi brani come per fare grandi canzoni non servano nulla più di pochi strumenti, un grande cuore e il coraggio che solo i grandissimi hanno. Non importa che musica ascoltiate abitualmente, questo disco è una pietra miliare che tutti ,nessuno escluso, dovrebbero possedere.