Maxeen – Maxeen

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Hanno un basso che spicca, come i Police, una telecaster che si diverte in riff semplici e diretti e gioca con le note stoppate, come i Police, una batteria secca ma portante, come i Police, hanno un sound frizzante, e amano i cori cantati in coro come i Police.Ma sono i Maxeen.
Nell’opera di recupero della musica “che fu” finalmente c’è gente che la finisce di saccheggiare 60 e 70, e portandosi avanti con il lavoro va a cercare negli anni 80, riuscendo a ricreare nella musica e nello spirito la prima band di sting. Basta sentire l’intro di Delete Lola, con la sua batteria che passa da una rullata grintosa al 4/4 secco con rullante in spicco e il basso che si muove sulle corde alte, o la chitarra carica di Chorus e Delay di Lead not Follow; per non parlare di quando il cantante si lancia in sferzanti “yeah” o quando si ritrova a cantare assieme alle voci del batterista e del bassista (gettaway) e subito tornano in mente gli spensierati tempi di quando Summers, Copeland e Sting erano l’uno a braccetto con l’altro, amici per la pelle.
Ma c’è qualcosa che di fondo stona e ci riporta nel 2004.
I Police facevano un pop in bilico tra reggae e punk, magari crescendo si sono avvicinati più al primo, i Maxeen invece hanno preferito dirigersi verso il secondo.
Certo, lo si potrebbe prendere come un “elemento caratteristico”, una “nota di diversità musicale”, un'”espressione di una personalità propria”… ma se alla fine in questo versante vengono in mente gruppetti di poco conto come Everclear allora era meglio seguire la lezione fino in fondo e ripescare un po’ di reggae-dub.
O più semplicemente mettere qualche canzone in meno.
O se odiamo queste operazioni di revival ascoltarci direttamente Synchronicity.