Pecksniff – Elementary Watson

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Il disco dei Pecksniff è qualcosa di realmente delizioso, perfetto per questi giorni d’estate perchè nei suoi suoni ci sono tanti stati d’animo, c’è anche una freschezza impressionante, è divertente ed allo stesso tempo un pò malinconico. Composto da una decina di canzoni (senza ovviamente contare la ghost track), “Elementary Watson”, è semplice e colorato come la sua grafica fatta di disegni infantili e di bambini dai visi sorridenti. Pezzi stralunati, suonati con gli strumenti più disparati, partendo dalla chitarra classica fino ad arrivare alle tastierine giocattolo che tutti avevamo da piccoli, mentre le parole sono cantante dalla voce sghemba di Stefano e da quella più pop di Patrizia. Le principali fonti d’ispirazione di questi ragazzi parmensi sono sicuramente i suoni particolari dei Pavement, il dolce pop degi Belle and Sebastian e la vena lo-fi degli Shins, mentre i testi sono molto personali caratterizzati da un’immediatezza disarmante. Semplici filastrocche come il ritornello di “Troubles and Clouds”o “The song of Stephanie and Stephen” fischiettabili e spensierate, oppure canzoni un pò surreali come “My heart was broken again” contraddistinta dalla loro anima a bassa fedeltà, mentre in “Drawing the sky” viene fuori la vena più romantica del gruppo in un suono lento dolce e arricchito dalla voce femminile che ricorda quella di Isobell Cambpell. Ascoltare il disco dei Pecksniff è come tornare un pò bambini, giocare a nascondino e mangiare pane e nutella a merenda, ti sa mettere allegria e riesce sempre a strapparti un sorriso dalle labbra e a volte ce n’è proprio bisogno. Un disco per le giornate calde, dedicato alla spensieratezza, a Peter Pan e alle bolle di sapone.