Seafood – Surviving the quiet

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Esordio per il quartetto Seafood, che offre un album diviso a metà tra i suoni d’oltreocano e quelli classici d’oltremanica. Il disco infatti risente molto delle nascenti influenze nu-metal, e alcuni episodi, come guntrip ad esempio, mostrano il lato più duro della band (ma niente di eccessivamente pesante, al massimo stile Lost prophets). Da questo punto di vista si potrebbe tranquillamente prendere i Seafood e buttarli nel cestino, tanta è la concorrenza in quel genere e tanti sono i concorrenti più esperti. Fortunatamente per loro i Seafood hanno anche un cuore indie, che gli permette di dar spazio a divagazioni neo-acustiche che però sfociano in canzoni un po’ troppo prevedibili, come Led by Bison. Tra le 2 strade c’è una terza via che,tuttavia, è tutta in una canzone: Folksong Crisis. Questa song ci fa sperare in un futuro migliore per i Seafood, ci fa capire che se solo riuscirssero a definire meglio la loro personalità e ad avere le idee più chiare non tanto sulle canzoni, ma in tutta l’atmosfera generale dell’album riuscirebbero di sicuro ad avere una produzione di maggior rispetto e più interessante.
Speriamo bene perchè il resto dell’album è tutto un po’ sottotono, senza nessun episodio brillante o di particolare interesse.