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Qualcuno ricorderà gli Slowdive. E i My Bloody Valentine. In altre parole il dream pop, anche definito shoegazing. Per i più distratti, un suono sognante, ipnotico tipico delle bands or ora citate, che han dato i frutti migliori intorno alla fine degli anni 80 e l’inizio degli anni 90. In molti hanno cercato di emulare le gesta di questi timidi esponenti della storia del rock underground recente, quasi mai riuscendo ad eguagliare quanto sentito su un ‘Loveless’. Ma questi Trespassers William, credo, possano rappresentare una deliziosa eccezione degna di nota. ‘Having’, questo il nome del terzo disco di recente pubblicazione, si lascia apprezzare per la tipica reminiscenza emotiva, per l’incedere compassato ed etereo, in pieno stile shoegazing. Da questo, ‘Having’ riprende senz’altro gli spazi sognanti e i toni volutamente sommessi, ma non ne eredita il suono pieno e a volte stucchevole. Si mantiene, anzi, piuttosto spoglio ed essenziale per essere un disco di dream pop, a tratti quasi acustico, a tratti vicino anche alle atmosfere degli ultimi Sigur Ròs, con la stupenda voce di Anna Lynn Williams a dominare una musica meravigliosamente soft, malinconica, adattissima per crogiolarsi nei dolori esistenziali di un imminente autunno. Tra gli highlights dell’anno, senza dubbio.