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Questa è la storia di ‘Friend Oppportunity’ e del delirio organizzato che i Deerhoof ci offrono in questo inizio 2007.
Più concreto e assimilabile per l’ascoltatore rispetto ai lavori precedenti, questo album non manca di nulla nella sua astratta perfezione che tra delizie pop e deliri rock ricorda ancora il vecchio art-punk grazie alle sorprendenti sferzate di batteria, spesso totalmente inaspettate.
L’orecchiabilità di molti ritornelli, come quello di “+81” lascia tutto lo spazio necessario per gustarsi l’immenso numero di idee con cui i Deerhoof arricchiscono la farcitura dei loro dischi, dimostrando meglio ad ogni prova quanto il loro approccio artistico e non convenzionale faccia bene alle loro canzoni.
Resta anche la capacità che più apprezzo di questa band: l’incredibile bravura nel sorprendermi sempre, anche dopo il primo ascolto delle canzoni. ‘Friend Opportunity’ riesce ad essere come un film che riguardi volentieri, una di quelle pellicole nelle quali peschi particolari nuovi ogni volta che le vedi.
Un disco splendido, un esaltante ricettacolo di idee e genialità che danno lustro a un approccio personalissimo e gustoso al rock e al pop. L’ennesimo divertentissimo gioco dei Deerhoof, dove l’importante è partecipare dato che ogni partita riesce ad essere fantastica nella sua lucida follia sonora.