Rachel's / Matmos – Full Of Night

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Premettendo che sono un affezionato ascoltatore di entrambi questi gruppi, trovo questo piccolo disco sensazionale. “Full of night” è sicuramente una delle canzoni migliori del disco d’esordio dei Rachel’s ‘Handwriting’ (per me il loro capolavoro), su questo disco viene stravolta prima dai suoi stessi autori, e poi dalle follie elettroniche dei Matmos.
I primi rivedono il loro lavoro alla luce di tre anni di concerti e musica nei quali il brano è andato pian piano mutando, la nuova versione di “Full of night” risulta infatti più forte e calda: si vanno ad aggiungersi numerose parti di chitarra elettrica, la cui particolarità risiede nel non modificare di una virgola l’incredibile ed elegante sensibilità del pezzo originale, al quale viene fatta un’iniezione di potenza sonora, a una bollente colata di rumore. Mi risulta impossibile dire quale delle due versioni io preferisca, entrambe sono incredibilmente spettacolari nelle loro particolarità, entusiasmanti nella capacità di portare calde emozioni all’ascoltatore e nell’essere simbolo della impagabile classe e dell’impareggiabile talento dei Rachel’s, sia che si abbia a che fare con il classicismo della versione originale, che di fronte agli spunti elettronici moderni di quella contenuta in questo cd.
Mentre il rifacimento a cui viene sottoposta “Full of night” dai suoi stessi autori resta comunque fedele all’originale, quella attuata dai Matmos è una vera e propria rivoluzione del brano che diventa praticamente irriconoscibile. Il duo elettronico stravolge completamente sia le registrazioni provenienti dallo studio che quelle realizzate dal vivo, creando un lunghissimo brano totalmente nuovo (anche nel titolo, “The precise temperature of darkness”). Il loro lavoro è preciso e ispirato come sempre, e il frutto è una cavalcata elettronica spigolosa e straniante, un condensato di furia espressiva e di idee fulminanti, ennesimo fulgido episodio della bravura e della genialità del gruppo.
Un disco per appassionati delle due band, sicuramente, ma non mi stupirei se riuscisse ad essere anche un ottimo trampolino per entrare nei due lontani ma fenomenali universi di questi fantastici gruppi, di sicuro tra i più interessanti degli ultimi anni.