Sebastien Tellier – Sexuality

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Con un titolo e una copertina che solo Fausto Papetti avrebbe potuto osare/usare torna il visionario genio dell’elettronica francese. Lontano anni luce dalla dancefloor dei Daft punk (nonostante la produzione di Guy-Manuel de Homem-Christo dei Daft Punk) e molto più terreno dei viaggi spaziali degli Air, Sebastian Tellier si candida come il nuovo Gainsbourg con un disco che potrebbe benissimo essere un soundtrack di un soft porn.
Suoni liquidi, timbri caldi, sospiri neanche troppo nascosti e un’immaginario erotico che oscilla tra il vintage anni 70 e il patinato anni 80, nuovi strumenti digitali che “incuiciano” con theremin e analogia.
Funziona? tra kitscherie e hot line, tra un crooning d’annata e una lounge d’atmosfera il disco piace, e più che conquistare forse serve a far conquistare… non è troppo difficile immaginarsi ‘Sexuality’ come disco piacione, quello che ti cambia l’atmosfera della serata andando subito al sodo.

Unica controindicazione? Mai tenere brani di questo cd a random nel vostro stereo, i gemiti ansimati di Pomme vi potrebbero far fare una di quelle figure con amici e colleghi difficile da cancellare.