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Ormai quando introduco un disco con stampato sopra il nome Library Tapes nello stereo so già che vado sul sicuro. Difficilmente in questi anni ho trovato progetti tanto prolifici e allo stesso tempo capaci di tenere sempre una qualità altissima come in questo caso. Succede lo stesso anche per questo nuovo lavoro della macchina musicale manovrata da David Wenngren, capace con ‘A Summer Beneath The Trees’ di confermare le ottime qualità della sua produzione precedente, grazie anche alle sempre impeccabili e decisive collaborazioni (in questo caso con Danny Norbury e Peter Broderick).
Sin dai primi ascolti emerge subito come, pur restando legati a pianoforte, field recording e archi, i brani siano più solari ed ariosi rispetto al passato, sanno di aria e colori pur mantenendo una coinvolgente malinconia. Attraverso le note di questo album vanno a comporsi vere e proprie poesie sonore, le sperimentazioni degli esordi diventano una sorta di musica da camera talmente leggera e frizzante da ricordare i migliori Rachel’s sia nei momenti più sofferti che nelle parti in cui gli strumenti arrivano a creare paesaggi bucolici.
Il fattore più importante resta quello per cui Wenngren riesce a proporre un disco tanto interessante quanto capace di portare all’ascoltatore emozioni e sensazioni, uno stato di serenità e piacere che nasce dalle note.