Bob Mould – The Silver Age

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The Silver Age, ovvero: “L’età brizzolata del punk”, è uno di quei lavori dinanzi ai quali bisognerebbe per riconoscenza spendere parole quali: “La prova di resistenza al tempo” oppure “Qualità perpetuata negli anni”, cose che personalmente non mi sento in grado di affermare. Ma andiamo per gradi. È recente l’annuncio da parte della Merge di una completa ristampa del catalogo Sugar – La band post Husker Du di Mould – in concomitanza con l’uscita dell’autobiografia “See A Little Light: The Trail Of Rage And Melody”, et voilà come ultimo step ecco il dodicesimo albo direttamente dal backstage del tour con i Foo Fighters. Puro marketing potremmo ipotizzare, anche se vero solo in parte.

Il fatto è che Bob a 51 anni vuole ancora tenere le chitarre belle alte, ed è rimasto estasiato dalle performance live dei suoi ultimi headliner (I Foo Fighters appunto), salvo poi riportare calligraficamente buona parte di quello stilema compositivo in questo suo nuovo lavoro, e sinceramente si sente.
Può essere un problema personale, può essere che sia io a non riuscire a trovare riferimenti non riconducibili alla band del buon Dave Grohl, ma è fuori dubbio che l’influenza sia fin troppo pesante.

Se cercate del buon rock radiofonicamente Americano, oppure qualcosa da ascoltare nelle High School all’ora di pranzo, l’età d’argento va benissimo, se invece ne avete le palle piene di questo suono, compratevi il vinile di “Zen Arcade”  degli Husker Du e scorrete verso “Hare Khrisna”, pregare un po’ male non vi farà.