“Se qualche anno fa, in versione estiva, sul palco dello Spaziale Festival, Anna Calvi era piuttosto impacciata e timida e la sua performance ha deluso molti spettatori, questa volta tutti hanno assistito a qualcosa di unico. Anna fa l’amore ad occhi chiusi con la sua chitarra.
La maltratta, la cura, la stringe con la passione degli amanti. Poi il silenzio e il suo sussurrare.I riff granitici affiancati dalla sua immensa voce. Chi l’ha vista sul palco dell’Hiroshima Mon Amour non la dimenticherà mai più. Mai più.”