La casa era buia ovviamente. La neve continuava a cadere. L’ultimo mozzicone di sigaretta era finito, la bottiglia di gin era vuota, persino la riserva di aspirina era esaurita. Lui andò sopra all’armadietto dei medicinali. Nella boccetta di plastica che conteneva il Miltown ce n’era ancora qualche briciola e bagnandosi il dito le tirò su e le mangiò. Non gli fecero nulla. Almeno siamo vivi, continuava a ripetere, almeno siamo vivi, ma senza alcol, calore, aspirina, barbiturici, caffè e tabacco era come essere dei morti viventi. Almeno posso fare qualcosa, pensò, almeno posso distrarmi, almeno posso fare una passeggiata, ma quando andò alla porta vide dei lupi sul prato. (Cheever)
I Jarman sono una band da Roma. Di solito dicono che suonano post rock, per farla breve. Suonano perché gli piace e lo fanno con sincerità. E con lentezza. Apprezzano le arti e credono che l’arte stessa forgi la realtà. …e cercano un equilibrio. A volte ce la mettono tutta, a volte la prendono sottogamba. Certe volte sono d’accordo, altre non si pigliano proprio. I Jarman hanno cambiato cinque volte il batterista. Capita
Jarman è un progetto che ha preso una vita propria, andando oltre le intenzioni dei propri componenti, creando qualcosa che non ci aspettavamo. Crediamo che la musica cambi di pari passo con lo scorrere del tempo e questo ci spinge inevitabilmente a cercare soluzioni diverse. Questo accade perché la musica stessa ci cambia, contribuendo a modifcare lo stato delle cose, creando un immaginario collettivo.
Tempo è quello che chiediamo a chi vuole ascoltare la nostra musica: in cambio cerchiamo di restituire all’ascoltatore un’esperienza che si allontana dal consumo di musica “mordi e fuggi”.
Il titolo dell’album è The Sense of Self e fa riferimento alla contemplazione del senso di sé, una cosa che interessa tutti da vicino, perché siamo noi il soggetto della nostra vita, e con noi stessi dobbiamo vivere un’intera vita. The Sense of Self è un concept sulla conoscenza di sé, che scaturisce dalla quotidianità e che definisce la realtà delle cose.
Ricompense
The Sense of Self è già stato registrato ed è pronto. E’ il nostro secondo album ed è stato registrato con lentezza durante il 2014 presso il Wax Studio di Roma, da Alessio Pindinelli e Fabio Galeone. Il mastering è stato curato da Giuseppe Silvi al AbbeyRocchi.
La campagna su MusicRaiser si basa sulla vendita dell’album stesso in versione digitale o in vinile colorato da collezione. Il vinile verrà stampato esclusivamente per la campagna di Musicraiser, dopo la campagna, non ci sarà altri modo per averlo. Per poter mandare in produzione il vinile e le altre ricompense, abbiamo bisogno che sia raggiunto l’obiettivo minimo dichiarato nella campagna, ed i fondi raccolti devono essere esclusivamente considerati come il prezzo finale di vendita all’ascoltatore. L’artwork del disco è l’opera originale dal titolo “Duse”, dipinta da Gianluca Ranieri, che verrà riprodotta in poster 70×100, ma la stessa opera originale verrà anche messa in vendita durante la campagna su gentile concessione dell’artista stesso.
Ah e in più ci sono anche le magliette.
Chiudete gli occhi e buon ascolto,
Jarman (Alessandro, Federico & Alessia)