Marlene Kuntz @Atlantico (Roma) 20/11/2014

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Attitudine e visual

Il concerto dei Marlene Kuntz, inizialmente programmato al Circolo degli Artisti, è stato poi spostato al locale Atlantico all’Eur. La spiegazione ufficiale, diramata una settimana prima dell’evento, è stata: “Per soddisfare la grande richiesta di biglietti in occasione della celebrazione del ventennale di Catartica ” . In realtà non è il primo concerto ad essere stato “dirottato” in altre location. Qualche giorno prima erano stati spostati altri concerti tra cui quello dei “Nothing” e degli “How to Dress”. Chissà se centrano in qualche modo le notizie inerenti alle opere di manutenzione straordinaria della struttura. Ad ogni modo l’Atlantico, molto più capiente, ha accolto la ressa di giovani (e meno) che si sono recati all’evento. Il Tour che sta impegnando i Marlene è stato concepito come celebrazione del loro primo disco “Catartica” appunto, che i Marlene hanno registrato 20 anni fa nel 94. Per celebrarlo degnamente, invece di pubblicare la solita reissue con bonus track, hanno deciso (e questo gli fa onore) di editare un nuovo disco “Pansonica” con le registrazioni di alcuni brani scritti nel periodo Catartica / Vile. Tra l’altro un disco molto riuscito che sicuramente non sfigura rispetto agli ultimi (opachi a mio parere) lavori del Gruppo.

Audio

Nonostante siano passati vent’anni, i Marlene dimostrano di saper trattare il loro primo materiale come se fossero agli inizi. Godano e Tesio hanno una complicità unica. Basta uno sguardo tra loro per capire dove portare il livello delle loro intersezioni chitarristiche. Si scambiano il testimone tra accompagnamento e solo, su quasi tutte le esecuzioni. Ma il risultato migliore lo ottengono quando nessuno dei due fa da accompagnamento ma entrambi maltrattano la loro chitarra tirando fuori sonorità Youthiane come in MK, Sonica e Festa Mesta. Le sonorità (colpevole l’acustica non certo perfetta del locale) sono risultate un po’ impastate con una presenza molto evidente dei bassi che rimbombavano per tutto il locale, soffocando a volte i suoni delle chitarre.

Setlist

Le canzoni di “Catartica” e di “Pansonica” sono state suonate tutte in ordine sparso iniziando con l’accoppiata micidiale Mala Mela / 1°2°3° per chiudere la prima parte del concerto, con una intensissima MK. La seconda parte è iniziata con due canzoni di Pansonica (Ruggine e Sotto la luna) per poi concludersi con le stupende “Sonica” e “Nuotando nell’aria”.

Pubblico

Il colpo d’occhio appena giunto all’Atlantico è stato quello di un parterre gremito per lo più da 20 enni e 30 enni (con qualche eccezione del sottoscritto che supera i 40). Locale non pieno ma quasi, i Marlene hanno iniziato a picchiare sui loro strumenti con ben un ora di ritardo rispetto all’orario di inizio (21.30).

Locura

Non avevo mai visto delle ragazze pogare in maniera così violenta sotto il palco. In particolare una ragazza è stata sotterrata da 5 persone e si è rialzata subito apparentemente senza colpo ferire.

Momento Migliore

Quando Cristiano ha montato la bacchetta sulla chitarra. Ho visto 4 concerti dei Marlene, tra gli anni 90 e i 2000. Ma non cambia l’emozione che provo quando inizia “Sonica”.

Conclusioni

I Marlene sono nati come risposta ai Sonic Youth, e lo hanno dimostrato lungo tutto il concerto, forse hanno dimenticato un po’ di urgenza nei loro ultimi lavori, ma qui invece non si sono risparmiati. Il pericolo di rifare a tavolino il compito non c’è assolutamente stato, anzi, è emersa con forza la voglia di mettere dentro tutta la loro anima primigenia. Devo dire inoltre che il materiale di Pansonica su disco non mi aveva convinto molto, invece ho notato che dal vivo rende molto di più. In particolare mi hanno colpito “Capello lungo”, “il Signor Niente” (con rasoiate di chitarra slide) e “Donna L”. Forse sulla scia di questa commemorazione i Marlene rifletteranno un po’ sulle loro ultime produzioni e chissà magari servirà a iniettare benzina nei prossimi lavori.