Acquista: | Data di Uscita: | Etichetta: | Sito: | Voto: (da 1 a 5) |
1 aprile 2015 | Terror from Hell Records |
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Saturnine come un pezzo degli Electric Wizard, mutuando gli aspetti oscuri che ruotano attorno al pianeta Saturno. Mors Vocat citando Ovidio: “Omnia sub leges mors vocat atra suas” – La tenebrosa morte chiama tutte le cose sotto le sue leggi. Ed un quartetto al femminile che cela dietro la propria bellezza ben altri presupposti. In primis, il rifiuto di tutte quelle regole sociali e maschiliste spesso imposte, seguito da un altrettanto categorico rifiuto per ogni tipo di religione. Un’immaginario di riferimento che vede nella “strega” una figura libera e pericolosa, un po’ come la musica qui proposta. Parliamo di cazzutissimo sludge/doom/death debitore dei Saint Vitus come dei Sabbath ed impreziosito dalle tante influenze che la band manifesta: siano queste legate alla Wave più oscura o a band seminali come Amebix e Bathory.
Il nuovo lavoro, giunto dopo diversi cambi di formazione e l’arrivo di una nuova voce – a marzo di quest’anno è arrivata Katrien, già con i Last Legion Alive – denota un deciso cambio di marcia rispetto al primo demo, riconducibile ad una maggiore istintività, sottolineato da un riffing ben più corposo e da un basso schiacciasassi – la voce all’interno del disco, ad onor di cronaca è come immaginerete appartenente all’ormai ex cantante Laura.
Sette brani intimisti ed esplorativi per quello che concerne lo spettro compositivo di una band, qui in ottima forma. Sensazioni adiacenti ad una realtà che spesso sfocia in cinismo e che nella fattispecie trova una colonna sonora adeguata. Trattasi di veri Monoliti impenetrabili, capaci di reinterpretare il genere con personalità, avvalendosi di quella pachidermica violenza che solo chi ha masticato e amato per anni il genere può riprodurre. Brave.