Umbria Jazz è un carrozzone che riesce a tenersi dentro tanta musica, alcune perle e alcune deviazioni pop. Di musica ce n’è, l’atmosfera che si respira a Perugia per 10 giorni è sempre particolare e alla fine si torna comunque a casa con qualcosa di buono in tasca.
Quest’anno abbiamo seguito tre serate tratte dal vastissimo cartellone del festival, tutte al Main Stage all’Arena Santa Giuliana. Partendo dal concerto di Mika (10 luglio). La popstar di punta della manifestazione, non ha disatteso le aspettative dei tantissimi fan con uno show divertente e ben strutturato per il suo genere.
Due giorni dopo (12 luglio), siamo passati al jazz di Scofield, Mehldau e Giuliana e alla ventata fresca di Kamasi Washington, grandissimo sassofonista accompagnato da una superband – di quelle che sanno suonare come vogliono.
Infine abbiamo chiuso la nostra esperienza jazz 2016 con un tris il 17 luglio. Si parte con i Funk Off, street band ormai tra i classici di UJ, che si sono esibiti in un’apertura “itinerante” tra le sedie della platea, il grande Cory Henry (già Snarky Puppy) con i suoi apostoli funky e il suo show tutto sorrisi e hammond. A chiudere il padre del funk George Clinton & Parliament Funkadelic. Uno spettacolo di gente pazza sul palco, suoni convulsi, generi mescolati, volumi e festa altissimi.
