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7 Ottobre 2016 | Sailors Overdrive Records | bandcamp |
Agosto 2016, caldo fottuto. Ferie al mare o in montagna: molto spesso neanche quelle – molto spesso neanche un lavoro. L’Italia si ferma saltuariamente per la partita della Nazionale di calcio, solita pizzata pre partita, birra e sigarette; in macchina girano perennemente i King Mastino, finestrino aperto e braccio fuori, nel malcelato tentativo d’indottrinare il passante inerte.
Era Marzo quando vi parlammo del nuovo lavoro della band Spezzina, un’onda lunga che ci ha portato verso la bella stagione. I mastini però puntano in alto, e ad Agosto non stanno certo a crogiolarsi sul bagnasciuga. Guardano verso quella che negli ultimi tre decenni si è imposta come: la valle del Rock’n’Roll – parliamo ovviamente della Scandinavia.
In Svezia suonano al fianco di calibri da novanta come Nomads, Sewergrooves e Maharajas, ed assaporano un contesto che porta in dote una quantità infinita di band: tutte di buon livello. Certo, un po’ di scouting non fa mai male, specie se fra i tuoi progetti c’è anche quello di promuovere quanto di meglio sentito in giro per il globo con la tua etichetta: la Sailors Overdrive Records – gestita da Alessio (King Mastino) e Fabio (Peawees). Diciamo che questa volta la ricerca ha portato i suoi frutti – e che frutti. Si chiamano Liar Thief Bandit e se amate l’Hard’n’roll della tradizione – e non venite a dirmi che il suono in oggetto non è ormai leggendario –, questi Rockers monopolizzeranno il vostro stereo da qui all’arrivo della primavera.
Malmö, Svezia, tre giovani poco più che ventenni percorrono la via dei padri. Una via compositiva che dai Seventies spazia fino al connubio – tanto caro in patria e non solo – messo in atto dalla band di Nick Royale, Gli Hellacopters. Punk e Hard Rock: Kiss, MC5 e Stooges. con l’intento di illuminare le menti di chi ancora nel 2016 non si è innamorato perdutamente di questo connubio dinamitardo.
“Gun Pala Alibi” offre tanto. Sudore, passione e risolutezza: mantenendo sempre alto il livello compositivo – “Moving On” non sfigurerebbe se paragonata ai lavori delle migliori band Scandinave di genere. “Close Caption” manda a memoria la lezione impartita dagli Imperial State Electric, mentre venature à la Danko Jones emergono da “Tambourines and Tangerines“. Sono dei Cheap Trick al cardiopalma quelli che emergono da “Lease On Life” – poco prima di alzare il tiro Punk con “Missing Peace“. Direte: chiudono con la classica ballad? Macché, nel finale vi aspetta una bomba adrenalinica che pesca tanto dai Backyard Babies quanto dagli Hardcore Superstar più nerboruti.
Se vi azzardate a bollare il tutto come: “Già sentito”, forse non avete capito il punto, e non lo capirete mai.