Il video accompagna il primo singolo da “Celestino“, nuovo disco della band romagnola secondo cui”In un mondo che ci obbliga all’eccellenza fare schifo è un gesto rivoluzionario“
Esce oggi il video de “Il mondo salvato dai regazzini”, primo singolo da “Celestino”, il nuovo disco delle Visioni di Cody disponibile da ottobre. Un concept album che racconta in modo scanzonato e scompaginato attraverso la vicenda dello studente Celestino una classica storia di alternativismo universitario che tutte le generazioni hanno vissuto, mai però con tutta questa mancanza di prospettive future.
Il clip è stato girato dal videomaker Pietro Bondi e accompagna, come spiega la band romagnola, “un grande poema educativo in due distinte strofe legate da un unico ritornello sovversivo. Si vive sempre con il vago sentore di poter combinare, un giorno, qualcosa di utile. Quando? Forse domani! Così rimandando non la rivoluzione ma un semplice momento di esistenza, si crea la routine. Quanta ne possiamo prendere prima di brillare, quanta ne dobbiamo sopportare?”
“Il mondo salvato dai regazzini” è ambientato in una stanza psichedelica dove, dopo un ciclo di quotidianità, avviene l’Esplosione: i personaggi vengono sottratti al loro campo d’esperienza e catapultati in panni altrui. “Viene a mancare il pane di tutti i giorni – continuano le Visioni di Cody – e quale può essere la reazione, incalzata dal ritornello della canzone, alla domanda “se io non avessi che te”? Celestino, che nella sua vita è il re della confusione, viene investito ed è testimone del caos più totale. Lo affronta con una tranquilla indifferenza, per lui è cosa di tutti i giorni! Fuoco, sangue, carie, fumo, neve, flessibile, moire greche, rituali e spaghetti. D’altronde in un mondo che ci obbliga all’eccellenza fare schifo è un gesto rivoluzionario.”
E’ quest’ultima frase l’esergo con cui viene presentato “Celestino”, disco che definisce al meglio lo stile delle Visioni di Cody, una miscela di rock, punk e canzoni elettricamente pop affinata nei suoni e nella scrittura ma tutt’altro che matura. Anzi: acerba, giovane, nuova, con un sapore aspro e fortissimo. Lo stesso della vita di Celestino, il “Giusto fra le nazioni” che libero resiste ascoltando i Sonic Youth e studiando storia contemporanea a Bologna. Testimone di una realtà piccola che non vuole sparire, proprio mentre la cultura e la società vengono sempre di più denigrate, omologate e spinte ad un livello successivo che incute timore.
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