Il frontman dei PIL ed ex cantante dei Sex Pistols, John Lydon, ha recentemente dichiarato che quando la regina morirà, gli “mancherà” – temendo un’ipotetica riproduzione di “God save the queen” in occasione del funerale (ma ve l’immaginate? Ma perché dovrebbero, gli inglesi amano la regina!) –, lasciando il pubblico interdetto (ma neanche troppo) per l’ennesima boutade del leggendario Punk-Rocker.
Invece faceva sul serio.
Infatti, il brano, uscito nel 1977 in coincidenza del Silver Jubilee, raggiunse in breve tempo il secondo posto nella classifica dei singoli più venduti del Regno Unito; e come tutti sapete, il testo parlava chiaro:
“Dio salvi la regina / Lei non è un essere umano / Non c’è futuro / Nel sogno Inglese”.
Intervistato da The Quietus, Lydon è intervenuto in merito al brano dicendo che: “Parla di una situazione politica e della richiesta di obbedienza ad una monarchia in cui non credo”. Continuando: “Ma lei è un essere umano ed io sentirò dolorosamente la sua mancanza come essere umano sul pianeta Terra“.
“Non è colpa sua se è nata in una gabbia dorata”.
Diciamo che il politically correct proprio non gli si addice, e perché dovrebbe, era é un Anarchico (dello spettacolo). Del resto anche il sogno Punk inglese è ormai andato; non rimane che buttarsi sui piccoli piaceri della vita. Per John uno di questi è il calcio. Nello specifico le sorti della sua squadra del cuore, l’Arsenal.
Se la prende con l’attuale tecnico dei “gunners” Arsene Wenger: “E ‘giunto il suo tempo. E’ troppo aspettarsi che ognuno di noi paghi per sostenere questa idiozia. Tutti passano per una serie di sconfitte, ma non per dieci anni consecutivi, mi dispiace… addio“.
Si dichiara “Arsenal for life“, facendoci venire in mente le sortite der vertebra nostrano, continuando con le solite frasi da domenica sportiva: “I manager possono andare e venire, proprio come i loro giocatori superstar che chiedono troppi soldi. Fanculo a tutti! Ricordiamoci che si tratta di un gioco“.
Noi invece ricordiamoci che questi hanno composto pezzi come “Bodies“.