Lynyrd Skynyrd – Vicious Cycle

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Sono passati più di 25 anni da quando l’aereo che trasportava i Lynyrd Skynyrd precipitò mettendo fine alla carriera di questo glorioso gruppo. Da allora i superstiti della grande band southern hanno continuato imperterriti il loro cammino nel mondo della musica, ma credo che fosse stato meglio per tutti se non lo avessero fatto. Quella che ci hanno presentato in questi anni non è che la pallidissima copia del gruppo che infuocava i palchi negli anni ’70 (di cui in formazione è rimasto il solo Gary Rossington). Questa è una accozzaglia di musicisti (anche validi) che cerca di sopravvivere sfruttando il nome che portano. Il loro nuovo album Vicious Cycle non fa altro che confermare queste mie dichiarazioni. Si, a differenza dei precedenti lavori c’è qualche piccolo passo avanti ma onestamente era difficile fare peggio. Dischi come “Edge of Forever” (1999) sono davvero il peggio del peggio che le mie orecchie abbiano mai ascoltato. In questo nuovo album invece almeno qualche idea carina c’è ma onestamente sono molto tentato di mettere pollice verso ad ogni traccia. Qualche piccolo esempio: “Red White & Blue” non sarebbe neanche male, è una ballad tipicamente southern ma l’uso smodato delle tastiere la rende alquanto noiosa e le chitarre troppo invadenti tolgono il phatos che ogni ballad deve per forza avere. L’idea di fondo della song è buona ma sono gli esecutori che mancano, questi Lynyrd non hanno la testa per fare questo tipo di musica, sono più orientati alle nuove sonorità Hard: Ascoltate l’iniziale “Thats’s How i Like It” è una canzoncina di rock duro abbastanza vicina al metal come se ne ascoltano a centinaia in tv o alla radio, non fatta male ma decisamente banale, anonima, dopo due minuti dall’ascolto non ve ne ricorderete gia più. E poi altro elemento disturbane del disco sono i fiati: Decisamente troppi e fuori da ogni logica, un esempio eclatante è “Rockin’ Little Town”: La song parte bene con un buon intro di chitarra e piano ad accompagnare la voce, poi entrano i fiati come un pugno in un occhio, davvero fuori posto e fuori luogo. Ancora con “The Way” che fa decisamente il verso alla leggendaria “Free Bird” ma con un accompagnamento orchestrale davvero fastidioso. Ma il peggio del peggio viene raggiunto con l’ultima canzone (accreditata come bonus track), un rifacimento della mitica “Give Me Back My Bullets” riletta in chiave hard con la partecipazione di (non cadete dalla sedia mi raccomando) ….Kid Rock!!!!!
Questo disco esce quasi in contemporanea con “Hittin’ The Note” il nuovo lavoro dell’altra grande leggenda southern gli Allman Brothers Band, il confronto è impietoso e quasi mi vergogno a scriverne. Consiglierei a questi giovanotti di rinchiudersi in una stanza per un mese ad ascoltare il cd degli ABB, magari capiscono come nel 2003 si può ancora fare grandissima musica southern. Ma forse questi Lynyrd non ce l’hanno nel DNA, loro stanno bene con Kid Rock…..