Acquista: | Data di Uscita: | Etichetta: | Sito: | Voto: |
The Cinematic Orchestra è il progetto di Jason Swinscoe, talentuoso musicista britannico, giunto alla terza prova su disco con questo “Man with a movie camera”. Pensato per la colonna sonora di un film russo del 1929, “Man with a movie Camera” ha radici risalenti al 1999 e vede oggi la luce in una veste assai raffinata in un eccellente incrocio di generi, che vanno dal jazz da camera, al post rock, a soffusi cenni di una elettronica quanto mai onirica. Questo è il mondo di Swinscoe, che si avvale del contributo artistico di molti musicisti provenienti dal mondo del jazz e del soul, artefici di prove davvero esaltanti tra giochi di percussioni, trame di archi, delicati pianoforti. Il disco è registrato dal vivo negli studi della Sony di Londra ed infatti durante l’ascolto non si può non avvertire un piacevolissimo senso di calore e profondità. Costruito attorno a moltissimi intermezzi e brevissimi temi, il disco sarà ricordato sicuramente per la pura magia di “The awakening of a woman”, il classico brano che non vorremmo finisse mai, che continuasse all’infinito, forte com’è di suggestioni al limite del sogno. Non le è da meno la successiva “Reel life”, caratterizzata da emozionanti crescendo d’archi sostenuti da un drumming preciso e generoso. Sulla stessa scia si delinea “Work it”, malinconico viaggio acustico in territori dai vaghi sapori jazz. Sorprende per varietà di temi la bizzarra “Theme de Yoyo”, che sembra uscita da un disco jazz rock degli anni 70 col suo brioso tema di piano elettrico sorretto da una sezione ritmica effervescente e impeccabile, e arricchito da sensazionali interventi di sax. Gran finale con la straordinaria “All Things”, raro esempio di modernismo che guarda al passato, tra toccanti melodie circolari e ripetute e elegantissimi arrangiamenti. “Man with a movie camera” non è un disco di facile ascolto e non ambisce ad esserlo. Si rivolge bensì ad un pubblico colto ed estremamente esigente. Per quanto mi riguarda uno dei migliori dischi dell’anno.