Marshall Tucker Band – Stompin' Room Only

Acquista: Data di Uscita: Etichetta: Sito: Voto:

In un periodo in cui le case discografiche immettono sul mercato tonnellate di vecchi album rimasterizzati con aggiunte varie finalmente troviamo un pubblicazione utile. Questo Stompin’ Room Only ci mancava davvero. Ci mancava perché nel corso dei suoi 30 anni di vita la Marshall Tucker Band non aveva mai pubblicato un album dal vivo ( con l’eccezione dei 40 minuti scarsi del della facciata B del doppio Where We All Belong. E finalmente giustizia è fatta. Per chi non si intendesse molto di southern rock voglio ricordare che la MTB è stata la “terza forza” del rock sudista dopo le due leggendarie band cardine del movimento Allman Brothers Band e Lynyrd Skynyrd. Se la prima rappresentava l’anima più vicina al blues e alle jam band e la seconda (i Lynyrd) era l’anima più hard , la MTB incarnava invece lo spirito più texas-swing del southern rock; una musica fortemente caratterizzata dalla voce calda roca e potente del cantante, e chitarrista, Toy Caldwell e quella più melodiosa di Doug Gray, dagli interventi del sax e del flauto di Jerry Eubanks che danno alle loro canzoni quel tocco jazz che rende il sound della band unico e facilmente riconoscibile. Come dicevamo all’inizio i nostri hanno sfornato nel corso della loro carriera molti grandi dischi ma è sempre mancata la testimonianza delle loro esibizioni dal vivo. Con questo album si riempie un buco lungo 30 anni. Le 11 canzoni che formano questo lavoro sono tratte da concerti diversi registrati nel periodo che va dal 1974 al 1976. Una serie di canzoni che rendono giustizia alla grande carica live della band del South Carolina e che si arricchisce anche grazie alla presenza di alcuni grandi ospiti. In questi 70 e rotti minuti di musica i nostri ci offrono una serie di classici del loro repertorio intermezzati da efficaci cover. Si parte “Long Hard Ride” un classico strumentale dei nostri con la melodia tipica del country western che prende subito i connotati della jam grazie ai lunghissimi assoli della chitarra di Toy mentre la sezione ritmica macina note a raffica. Grande inizio non c’è che dire.si prosegue con “This Ol’ Cowboy” eseguita nel più classico stile della MTB con la voce di Doug Gray che ricorda a tratti Van Morrison. In questa song possiamo bene apprezzare il continuo susseguirsi degli inserimenti del flauto abbinato alla ruvida solista di Caldwell che regala emozioni con le sue lunghe divagazioni strumentali. In cui i due strumenti si scambiano le parti soliste. Favolosa anche questa. “Fire on The Mountain” è uno dei brani più importanti dei nostri (era presente su Searchin’ for a Rainbow) segnato dalla pedal steel (che recita il ruolo che nella versione da studio era del violino di Charlie Daniels) questo brano proietta direttamente la mente verso verdi e sterminate vallate, grandiosa melodia tra country swing con sempre il flauto in grande evidenza e un bellissimo coro sul ritornello e ottima prova vocale di Doug Gray. Grandiosa anche la successiva “Searchin’ for a Rainbow” dal classico stile country western, un brano che i fan della MTB conoscono alla perfezione e che dal vivo non perde un grammo del suo grandioso fascino. “Take The Highway” è caratterizzata dalla acidissima chitarra di Toy,puntellata dal sempre presente flauto, e della potenza della sezione ritmica dove Paul Riddle e Tommy Caldwell (fratello di Toy) pestano come fabbri. “Can’t You See” è un super classico del rock sudista, questa versione ce lo ripropone con la chitarra elettrica (mentre nel disco d’esordio dei nostri era acustica) ma il risultato non cambia, grandissima canzone e bellissima prova vocale di Toy davvero roco e potente. Si prosegue con “Blue Ridge Mountain Sky”, grande melodia tra jazz e country col sax a segnare la song. Straordinaria la successiva “The Thrill Is Gone” (grande classico di BB King), una jam di quasi 11 minuti con Charlie Daniels, Dickey Betts, Chuck Leavell (pianista della ABB) e Jimmy Hall (armonicista di ABB , Aerosmith, Jeff Beck e molti altri) come ospiti. Canzone meravigliosa, un connubio totale di stili diversi che vanno dal blues al jazz passando per country e il rock. Meravigliosa non c’è altro da dire. Si continua con una favolosa “Ramblin’” tutta da ascoltare con sensazionali numeri chitarristici. Il disco ormai è un crescendo continuo e si arriva così all’altra grandissima jam dell’album “”4 Hours AT a Time”. Ospite ancora una volta Charlie Daniels (al violino). 13 minuti di puro MTB sound con lunghi assoli, cambi di tempo, ripartente e influenze sonore tra le più disparate. Epica! Il disco si chiude con “Hillbilly Band” ultimo grande classico dei nostri dove possiamo apprezzare la vigorosa voce di Toy il tutto il suo splendore e l’affascinante flauto di Eubanks.
Stompin’ Room Only è un disco grandioso, davvero imperdibile per tutti gli appassionati del southern rock, ma che mi sento di consigliare caldamente a tutti gli amanti della musica universale, di quel suono che travalica i confini tra i generi per esplorare e sperimentare sempre ma senza perdere il bandolo della matassa. Ascoltate questo album, avrete la possibilità di conoscere una straordinaria band che, soprattutto a causa della grandissima sfortuna, non ha mai goduto del successo che meritava ma che vi assicuro saprà regalarvi enormi emozioni.