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Gentilmente ospitato dai saloni dell’Episcopa Records il conte dello stoner rock Nick Olivieri ha il piacere di invitare a corte la crema del rock marcio americano, e nell’ordine: Brant Bjiork ( Fu Manchu), Dave Catching e signora Molly MacGuire (Earthlings?), il granduca Mark Lanegan nonché sua maestà Joshua Homme.
Ha davvero i connotati di una grande danza a tempo di punk-rock questo secondo disco dei Mondo Generator, il side-project di Nick Olivieri. E se nei Queens of the Stone Age è relegato a mansione di bassista, in quest’ambito Nick può dare completo sfogo alla sua follia urlando nel microfono le sue liriche allucinate e dilettandosi con le chitarre acustiche di All I Can Do o The Day I Die.
Dopo il grande successo dell’ultimo album dei QotSA è probabile che anche questo lavoro abbia conosciuto una fortuna maggiore dell’elitario Cocaine Rodeo; ma A Drug Problem…non è certo un disco che brilla di luce riflessa e , vuoi per le illustri collaborazioni con l’altra regina ( Josh Homme) e con il membro aggiunto Mark Lanegan (voce in Four corners) vuoi per l’ottima qualità stilistica dei musicisti, riesce a completare l’ottimo trip iniziato con il capitolo precedente riportandone il tema della droga (il chiodo fisso di Olivieri), cosa certo non facile.
Curioso per i puristi dei Kyuss, indispensabile per i nostalgici del punk datato ‘77.