Acquista: | Data di Uscita: | Etichetta: | Sito: | Voto: |
Dopo qualche anno ecco tornare con un nuovo album i toscani Zen Circus, band attiva ormai da oltre una decade nell’underground italiano e prontissimi per imporsi al grande pubblico. Il disco è di quelli che difficilmente si dimenticano, vuoi perché è di una band italiana e non sempre capita di trovarsi di fronte tanta qualità, vuoi perché il disco è obiettivamente bello a prescindere dalla bandiera. La miscela proposta non è poi troppo lontana dai cliché oggi tanto in voga, vale a dire un effervescente rock and roll contaminato da suggestioni garage e psichedeliche. Quello che lo rende un prodotto di altissima elevatura artistica sono l’attitudine spontanea da vera garage band che emerge in ogni singolo momento del disco, ovviamente le canzoni, straordinarie, e il sound, che omaggia band come i mitici 13th floor elevator. “Doctor Seduction” presenta tutti gli ingredienti di un disco acid rock, quindi aspre chitarre stridenti dal gusto vintage, tracce di elettronica sgangherata, voci a volte filtrate e distorte, ma in più palesa una notevole inclinazione verso la melodia ricercata, aspetto ben esemplificato in episodi come “Sober” , “It’s turn me on”, mentre in “Black hole” e nella conclusiva “My lovely end” gli Zen Circus dimostrano un piacevolissimo gusto sperimentale.
Non c’è che dire: la scena italiana ha immenso bisogno di bands come gli Zen Circus, almeno fino a quando saranno in grado di regalarci dischi come “Doctor Seduction”. A voi non resta altro che accorgervi di loro, magari lasciando da parte per un attimo i blasonati nomi internazionali. Scoprirete un caleidoscopio di rara intensità e forse non avrete più bisogno del resto.