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Rock energico e ben strutturato, quello che gli Psedo Amorfeus immortalano su “Uno”. Si tratta di un ep di 6 brani, in cui si fanno largo le belle chitarre di Paolo Ronda, talvolta piacevolmente effettate, come nella convincente opener “Anche Volendo”, e una sezione ritmica che si mantiene sicura ed efficace su tutto il cd, mentre la voce di Alessandro Capra, sebbene ineccepibile sul piano formale e comunque forte di una timbrica affascinante, soffre del solito difetto che assilla molti singers italiani, ovvero il solito cantato un po’ forzato ed enfatico, che piacerà pure alle masse ma che sinceramente cercherei di personalizzare un po’. Apprezzo nuovamente il lavoro delle chitarre su “Freddo”, linee originali, di sicuro effetto, ben suonate, addirittura notevoli sulle strofe quando si insinuano tra citazioni quasi orientali nella ritmica di vaga estrazione funky. Più in generale “Freddo” si lascia apprezzare nella sua interezza, nel suo rock trascinante, quasi cosmico, ed è probabilmente il brano più riuscito del lotto, quello in cui si alternano chiaro scuri affascinanti in aggiunta a sospensioni e ripartenze. La stessa, ottima ispirazione è possibile riscontrarla anche in “On a moon” che evidenzia un discreto lavoro al piano e alle tastiere, mentre Alessandro va a firmare la sua prestazione migliore davanti al microfono, riuscendo ad essere finalmente personale, aiutato tra l’altro da un testo efficace, tagliente e mai banale. Dunque “Uno” presenta un suono con segnali fortemente interessanti che vorrei approfondire in futuro, magari su un full-lenght d’ esordio che gli Psedo Amorfeus si meritano senz’altro. Contatti: www.psedoamorfeus.com info@psedoamorfeus.com