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Gli Hungry Freaks sono uno di quei gruppi che si buttano anima e corpo in una miscela garage-blues con intermezzi rock ’n’ roll. Ciò farebbe sperare subito nel meglio. Canzoni veloci, sotto i tre minuti, per non stancare: purtroppo non ci riescono del tutto e si arriva alla fine del (breve) demo un po’ scoglionati. Ci sono grossi limiti: i pezzi sono veramente troppo troppo grezzi e la maggior parte decisamente brutti, senza contare quel terribile effetto di “già sentito” senza avere la forza di essere citazionista con stile. Qua e là le idee fanno capolino (“Fat_man blues”, “September”), ma non vengono sfruttate come dovrebbero. Non è infatti un caso che il loro pezzo più lungo è quello che più mi convince, non tagliano corto facendo una canzone che rimane a metà, ma ne tirano fuori una degna di questo nome. Ci vuole davvero più coraggio per uscire dalla mediocrità generale. “My white lady” e “Lady-sod princess” sono sulla giusta strada ma non basta. A loro discolpa bisogna dire che il demo è registrato davvero male (in cantina? Nel cesso?) e quindi la resa dei pezzi ne risente tantissimo, ma mi aspettavo comunque più il tiro e capacità di trascinare. Rimandati ad un futuro più maturo.