Goddamn Electric Bill – Swallowed By The Machines

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Se tutto ‘Swallowed By Machines’ suonasse come la prima traccia, direi che in questo momento sta girando nello stereo uno dei migliori lavori di musica elettronica del 2006; purtroppo così non è. L’iniziale “Lost in the zoo” è un entusiasmante canzone dal ritmo coinvolgente e con dei bellissimi giri di tastiera che difficilmente non conquisteranno chi apprezza il genere, un ottimo singolo che fa sperare anche in un buon album. Cosa che invece non succede. Il resto del disco di Goddamn Electric Bill è insipido, spesso noioso e privo di idee e originalità; si salvano giusto la quasi-post-rock “Looking up at down” e la pacata e sensibile “Witching hour”, mentre episodi stucchevoli come “Opa” – pesante e inutile nelle sue note lunghe arabeggianti – i richiami dance anni ’80 di “No sign of ringing” e la banalità di “May fourteenth”. la fanno da padrone. Un disco con qualche buona canzone, ma che può essere tranquillamente evitato sperando che quei pochi spunti degni di nota presenti in questo album vengano in un futuro concretizzati con risultati migliori da questo artista americano.