Suite – Prima Del Vero

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L’ EP della scorsa stagione aveva già chiarito doti e qualità di questo straordinario gruppo bolognese. Con ‘Prima Del Vero’, primo vero album dei Suite su Yugenmusic, i nostri finalizzano splendidamente la loro proposta attraverso un rock raffinato e profondo, destinato ad ascoltatori sensibili. Realizzato tra Bologna e San Francisco, ‘Prima Del Vero’ ci riporta tra melodie tipicamente Beatles, tra atmosfere ora rarefatte, ora più gioviali e festaiole, marcando un incedere decisamente personale. Liriche intelligenti si accompagnano ad arrangiamenti sempre curati, come quelli palesati su “E il centro?”, già sentita sull’EP e qui rinnovata nel suo vigore sonoro, oppure quelli su ”Quadri Bianchi”, notevole nei ricami del synth di Davide Nicodemi, arricchita anche da alcuni interventi di una sezione fiati sul finale. Composizioni come “Parole per chi sei” o “Di pioggia mi perdo” o ancora “Aria e nuvole”, incredibilmente liquide e delicate, hanno il potere di spostarti nell’aria, di farti chiudere gli occhi e guidarti verso lidi emozionali in cui sprofondare a lungo. Suonato divinamente, interpretato e pensato con il piglio del grande artista, ‘Prima Del Vero’ è uno di quei dischi che ti risolleva da una giornata storta, che ti strappa il sorriso che scaturisce da un brivido ed ha il merito infinito di nascondere particolari che si rivelano solo dopo accurati ascolti. Proprio come succede nei grandi dischi. Tra le meraviglie emerse dall’ascolto del disco, senza voler mancare nei confronti degli altri Suite, il cui operato è ben oltre la soglia della classe, mi si conceda in chiusura un lungo applauso all’eccellente lavoro vocale di Paolo Contissa, sia esso in chiave di creazione, che di performance vera e propria. Nostro Signore lo volle già dotare di squisita timbrica, egli se ne accorse e decise acutamente di fare il cantante e di prendere le distanze dai tediosi ed asettici riferimenti italiani moderni, per costruirsi il suo stile, esterofilo quanto basta, infinitamente emozionante. Caro Paolo forse tu non sai in quanti hanno da imparare da te. Chapeau.