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‘Tropism’ di Bexar Bexar è come una calda coperta, una di quelle che si tengono in camera dall’infanzia per quando fa freddo la sera, nelle quali avvolgersi per farsi coccolare dal loro tepore, un calore che ha un gusto praticamente familiare. I bellissimi ed accennati arpeggi di chitarra, soffici nel loro posarsi su un divano di suoni elettronici creati da questo bravissimo musicista americano cullano l’ascoltatore per tutta la durata del disco, un album caldissimo, riposante, incredibilmente piacevole e grazioso nella sua capacità di immergere l’ascoltatore, come un bagno rigenerante in acque cristalline. Per tutta la durata di ‘Tropism’ si resta in uno stato di sospensione emozionale, un’esperienza di ascolto unica, che merita tutta l’attenzione possibile per questa che è una delle proposte elettroacustiche più interessanti tra quelle personalmente provate ultimamente. Il tessuto sonoro cucito da Bexar Bexar è uno di quelli più pregiati, ed è bellissimo stringerselo attorno.