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Ultimamente in Italia sono usciti lavori molto interessanti, lavori che musicalmente sono assimilabili ad un certo filone indie folk rock. Penso a dischi come ‘The restless fall’ di Paolo Saporiti e a ‘God is a major’ di Herself. E poi penso a questo ‘Love is a dog from hell’. Se Saporiti mi aveva affascinato con la fragilità delle sue composizioni e Valenti con la sua voglia di psichedelia indie rock acustica da cameretta, ora è Fabio Parrinello in arte Black Eyed Dog a incuriosirmi parecchio: il suo approccio è più legato alla tradizione “classica” americana. In questo lavoro dal titolo (non a caso) bukowskiano si possono trovare echi di Tom Waits, Captain Beefheart, ma anche il primo Mark Lanegan e Bonnie Prince Billy. Ma non solo: l’omaggio di Careless a ‘Pink Moon’ di Nick Drake è evidente e dovuto (come lo è anche il nome d’arte usato dal songwriter per questo progetto, quella Black eyed dog del cantautore inglese). Ma non fraintendetemi, tutti questi riferimenti non creano banalità, semplicemente queste undici tracce confluiscono in un panorama sonoro già esistente e in esso trovano il loro posto senza alcun problema. Un disco già maturo nonostante si tratti di un esordio. Masks and needles, Blu eyed girl e Ballad of destruction, per citarne alcune che mi hanno colpito in modo particolare, sono canzoni che è un piacere ascoltare. Forse non per tutti, ma gli amanti del genere non potranno che apprezzare questo lavoro che soddisfa le piccole aspettative, creandone altre più grandi per il futuro. Un futuro che sembrerebbe annunciarsi roseo. Ma procediamo per piccoli passi: ora godiamoci queste ballate, dolci, passionali, poetiche, e basta.