Chewingum – Eppi (EP)

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“Era Charlotte Sometimes/la via di uscita in quello stereo/Johnny via da questo panico….”; solo uno stralcio, invero significativo, tra i versi di “Giallo Paprika”, pezzo che apre questo EP e ci introduce alla carriera discografica dei marchigiani Chewingum, parte integrante dell’etichetta/ dispettosa combriccola Marinaio Gaio ( assieme a Dadamatto, Ogino Knaus e quant’altro), piccolo pianeta indipendente che avremo in ogni caso occasione di approfondire.
Apertura delle più frizzanti torniamo a dire, in forza di una verve comunicativa twee pop da manuale e che ci mette nella migliore disposizione d’animo nei confronti dei ragazzi “cicca”. Del colore del miele, dolce e caldo, e Dio solo sa quanto abbiamo bisogno di lentezza e cure.
E anche se l’estate è lontana tutto sa d’Interrail, zaino in spalla e via, la stazione di Charlottenburg aspetta (anche se “Raianair” sa un po’ di Brasile) e nell’attesa dei mesi lontani ci si accontenterà allora di gustarsela su Google Earth. Non di escapismo si tratta, ma di semplice richiamo alla pigrizia e al gusto delle cose; semplice e sana come una boccata d’aria, come una telefonata a sorpresa, con il sorriso stampato sul volto di “Giulio-Claudia”, perfetta pop songs consegnata agli annali indipendenti per ironia e buon gusto (e un subdolo basso funky sbiancato, come quelle sigle dei cartoni fine anni’70). Inutile e capzioso andare a scovare qualche rimando a destra e manca (Ballboy, Camera Oscura, Acid House Kings?) anche perché la sapiente produzione di Mattia Coletti riesce ad aggirare i rimandi e le citazioni “di genere”, e la voce da bimbo afono di Giovanni ha il suo bel da fare nel riuscire ad irretire senza irritare. Belli svelti su quelle chitarre acustiche con un ritmo mosso il giusto per far ciondolar la testa. Per ora sono soltanto quattro canzoni e una consistente pacca sulle spalle a questi tre signorini centritalioti non gliela toglie nessuno.

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http://www.marinaiogaio.net