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Tre canzoni, cinque minuti e l’ennesimo schiaffone in faccia all’ascoltatore. Il nuovo 7” degli Afraid! è la terza prova (dopo l’ep di debutto e lo split con gli A flower kollapsed) del talento della band, capace di produrre una vera e propria rapida grazie ai gorghi creati da un rock mai banale tra il post-punk e l’hard-core, senza ovviamente dimenticare gli innesti delle tastiere. Tre tracce di ritmi forsennati, con le schitarrate precisissime e cantato perfetto nella furia sonora di “Aim generator”, la cavalcata forsennata dell’esplosiva “Whenever you go dancing, there always be someone who does the robot” (titolo dell’anno!) e la chiusura dirompente di “Sweaty Jesus after the miracle”, totalmente incalzante grazie anche a un’orecchiabilità unica e alla perfezione del caos creato dagli strumenti. Cinque minuti senza pause più che sufficienti a ribadire il talento del gruppo, sicuramente quello capace di coinvolgermi meglio nel panorama italiano più “arrabbiato” grazie proprio alla capacità di essere sempre potentissimi senza rinunciare a spunti melodici e intuizioni sonore sorprendenti.